02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

La culla della viticultura è nell’attuale Georgia, ed affonda le proprie radici al Neolitico, l’alba della civiltà: nei semi di uva e nei resti di vino ritrovati nello scavo archeologico di Gadachrili Gora nuove conferme sulle origini del vino

La culla della viticultura è nell’attuale Georgia, ed affonda le proprie radici al lontano Neolitico, l’alba della civiltà. A rivelarlo è la scoperta fatta nel sito archeologico di Gadachrili Gora, nella regione di Kvemo Kartli, a sud-est del Paese, dove sono venuti alla luce resti di polvere di vite e semi d’uva risalenti, secondo il Museo Nazionale della Georgia, che ha dato l’annuncio, al 6.000 a. C. I residui di semi ed uva sono stati ritrovati in antichi recipienti di ceramica, e gli studi effettuati non solo dal Museo Nazionale della Georgia, ma anche dall’Università di Toronto, dimostrerebbero che si tratterebbe proprio della prima espressione di vino, o comunque di prodotto trasformato dall’uva, addomesticata, come pianta, proprio in questi luoghi nella stessa epoca.
Scoperta che andrebbe a corroborare un’ipotesi nata già nel 2014 quando, all’inizio del progetto archeologico portato avanti da Georgian Wine Association e National Wine Agency of Georgia, furono rinvenuti, insieme a legumi e vasellame, utensili e strumenti legati, con ogni probabilità, proprio alla produzione enoica, oltre ad altri resti di semi e vino, come ricorda il portale Usa “Wine Searcher” (www.wine-searcher.com).
“La diversità dei vitigni selvatici e indigene, l’unicum della nave pensata per il trasporto di vino e le più antiche tecnologie di vinificazione, tutto conferma che la Georgia è veramente il Paese più antico in cui siano mai comparse viticoltura e vinificazione”, ha commentato il direttore del museo, Davit Lortkipanidze.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli