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Una vetrina prestigiosa per i piccoli produttori locali che faticano ad emergere, pensata in collaborazione con Slow Food: ecco il progetto “Vivaio Eataly”, con cui la catena di Oscar Farinetti vuole dare voce ai vignaioli giovani, piccoli e bravi

Una vetrina prestigiosa per i piccoli produttori locali, che faticano ad emergere e a far conoscere l’alta qualità che li contraddistingue, pensata in collaborazione con Slow Food: ecco il progetto “Vivaio Eataly”, con cui la catena di Oscar Farinetti vuole dare voce in particolare ai produttori di vino giovani, piccoli e naturalmente bravi: giovani perché sono da pochi anni nel mondo del vino, piccoli perché producono un numero ristretto di bottiglie e bravi perché a parlare è l’eccellenza dei loro prodotti.
Si inizia, a Torino, a Eataly Lingotto: nei week end, a partire dal 10 giugno, in enoteca sarà presente un banco di degustazione dedicato ai giovani produttori che alterneranno la loro presenza e presenteranno in prima persona i loro vini, facendoli conoscere e assaggiare ai clienti di Eataly, che avranno anche la possibilità di acquistarli direttamente o di degustarne la bottiglia in accompagnamento ad un piatto nei ristorantini.
I primi produttori, selezionati per il progetto, sono tutti piemontesi: le cantine Contrada di Sorano di Serralunga d’Alba, Ressia di Neive, Giacometto di Caluso, Garbarino di Neviglie, Berruti di Santo Stefano Belbo e Le Strette di Novello.
Info: www.eataly.net

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