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Tenuta di Montefoscoli, che vanta una storia antica (datata 1102), dal 2004 è proprietà della Provincia di Pisa, ed oggi è ufficialmente in vendita (manifestazioni di interesse entro 20 giugno). Il valore patrimoniale è sui 12 milioni di euro

In provincia di Pisa c’è un’azienda che vanta una storia importante ed antica: è Tenuta di Montefoscoli, che sorge sui resti di un castello, di cui oggi rimane un solo torrione, eretto nel 1102 dalla contessa Matilde di Toscana, per poi essere donato a Foscolo Scarpetta, da cui discende la nobile famiglia pisana dei Griffi che, nel 1576, cedettero la proprietà della tenuta alla famiglia fiorentina dei Biffoli, che puntarono forte sull’aspetto agricolo dei possedimenti. Nel 1631, però, Benedetto Biffoli, alla sua morte, la lasciò alla Compagnia dei Gesuiti di Firenze, almeno fino al 1773, quando, con la Bolla di Papa Clemente XIV soppresse l’Ordine e ne mise in vendita i beni, con Montefoscoli che passa nelle mani di Giulio Mastiani - Brunacci, che trasforma il convento in un’elegante villa.
Dai Mastiani, nel 1906, passa alla famiglia Tobler che dopo meno di 20 anni, nel 1925, cede la Villa alla Fondazione Gaslini di Genova, che ne ha valorizzato in maniera importante l’attività agricola, specie la viticoltura. Tanto che oggi, dopo che, nel 2004, la proprietà della Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli è passata alla Provincia di Pisa per 16,4 milioni di euro, l’azienda vanta 36 ettari divisi in 11 vigneti (su un totale di 611 ettari di terreni, tra oliveti, pascoli, riserva di caccia, oltre a 24 antichi casali). Fino all’ultimo atto, deciso già nel 2010, ma diventato ufficiale nel 2015, quando il Consiglio Provinciale si è definitivamente pronunciato sulla dismissione della propria partecipazione sociale nella Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli srl, pari al 99,6644% del capitale sociale (valutato, nell’ultimo bilancio del 2014, 11,93 milioni di euro), mediante procedura ad evidenza pubblica.

La procedura è aperta a tutti, persone fisiche e giuridiche, con la priorità a chi presenti un’offerta per il 100% delle quote (compreso quindi lo 0,3366 controllato dal Comune di Palaia, che ha delegato la Provincia a gestire la cessione anche della sua quota, ndr), ma il tempo è ormai agli sgoccioli, visto che le eventuali manifestazioni di interesse devono essere presentate entro il 20 giugno.
Quindi, ci sarà una fase di due diligence, in cui verrà investigata la credibilità e la solidità degli offerenti, cui seguiranno le presentazioni delle offerte vincolanti, che verranno valutate prima di aprire alla fase finale, quella contrattuale. Sempre che dei compratori si facciano avanti, perché già nel 2008 la cessione del 40% della società sembrava ad un passo, per poi sfumare, ed i costi, per la Provincia di Pisa, con una rata di 1,3 milioni di euro all’anno di mutuo, diventati ormai insostenibili.
Info: www.safrmontefoscoli.com
Info: http://www.provincia.pisa.it/interno.php?id=54400&lang=it

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