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Asti Docg, -25 milioni di bottiglie in 4 anni e 40 milioni di euro in meno di entrate nel 2016. Il rilancio passa per la città, che punta 7 milioni di euro sulla “Casa del Vino”, un palazzo, un’enoteca ed una biblioteca dedicati a Bacco

I numeri dell’Asti Docg sono impietosi, parlano di un calo produttivo pari a 25 milioni di bottiglie negli ultimi 4 anni, in una sorta di rimbalzo alla sovrapproduzione degli anni precedenti, e non andrà meglio, per i produttori delle province di Asti, Alessandria e Cuneo, nel 2016, con una perdita, secondo l’Associazione Produttori Moscato, di 40 milioni di euro di entrate, il 30% del fatturato. Un’emorragia alla quale l’intero territorio è chiamato a porre rimedio, ed una bella mano arriva dai fondi europei, che la Regione Piemonte erogherà tra il 2017 e il 2019, per finanziare un palazzo, un’enoteca e una biblioteca, tutti dedicati al vino, che saranno realizzati ad Asti con un investimento da 7 milioni di euro.

Una vera e propria “Casa del Vino”, che darà prestigio a tutta la produzione astigiana, dall’Asti Docg al Dolcetto d’Asti, dal Grignolino alla Freisa, anche se un coinvolgimento diretto dei Consorzi, almeno in questa fase, non c’è. Quello che c’è, invece, è l’entusiasmo del mondo produttivo, a cominciare proprio dal Consorzio dell’Asti, per un progetto che promette di diventare il punto di riferimento per tutti i turisti, della città e del territorio, in un luogo, Palazzo Ottolenghi, tra i più belli della città, che ospita già il Museo del Risorgimento.

L’annuncio è arrivato direttamente dal sindaco della città, Fabrizio Brignolo, che ha presentato il progetto “Vino e cultura” alle commissioni consiliari Urbanistica, Turismo e Cultura del Comune. “Si tratta - spiega il primo cittadino - del finanziamento denominato “Agenda urbana”. La “Casa del vino”, che sorgerà a palazzo Ottolenghi, darà al turista segni distintivi del nostro prodotto più importante, avrà una sede di lavoro delle professionalità migliori del settore, un centro degustazioni, l’enoteca e il punto di partenza di percorsi turistici nelle vigne, nelle cantine e nelle aree protette delle frazioni e della provincia di Asti. Senza aspettare l’arrivo dei fondi europei - aggiunge Brignolo - il Comune emanerà un bando per realizzare l’enoteca nei locali della ex biblioteca che sono appena stati ristrutturati”.

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