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I consumi interni continuano a scendere, ma i wine lover di Francia si scoprono sempre più curiosi: il 68% beve vino italiano ed il 52% è attirato dai cocktail a base di vino, come racconta l’ultimo barometro sui consumi d’Oltralpe di Gallo Family

I consumatori di vino francesi non sono ciò che crediamo: parola dell’ultimo barometro del colosso degli Stati Uniti enoici, Gallo Family (www.barogallo.com), tutto incentrato sui wine lover d’Oltralpe, che racconta come bevano vino l’85% degli uomini e l’81% delle donne, con il 90% degli enoappassionati che sono anche consumatori abituali, anche se solo il 39% dei francesi con una frequenza almeno mensile, una percentuale che sale al 46% se si restringe l’analisi alla sola Parigi, ed al 50% se si considera solo la fascia 26-35 anni. Ma l’aspetto davvero nuovo è la curiosità sempre maggiore per le produzioni che arrivano da fuori, tanto che l’83% dei consumatori ha aperto bottiglie non “made in France” negli ultimi mesi: il 68% ha scelto un vino italiano, il 49% un vino spagnolo, il 28% un vino californiano ed il 20% un vino cileno, spunti soprattutto da curiosità (66%), gusto (51%) e rapporto qualità/prezzo (29%), mentre a frenare i meno curiosi sono la scelta di bere esclusivamente vino francese (36%) ed il semplice non averci mai pensato (che vale per il 72% dei giovani tra i 18 ed i 25 anni).
Nella scelta di un vino, le fonti più importanti sono ancora gli amici (58%) ed i professionisti del mondo enoico (38%), con il web che ha un peso comunque importante (21%), specie tra i più giovani, con il 27% di loro che si affida proprio ad internet, mentre solo il 26% dà ascolto ai consigli dei professionisti. I criteri di scelta, invece, riguardano essenzialmente tre fattori: denominazione (61%), prezzo (58%) e varietà (52%), anche se il prezzo pesa di più per i giovani (64%) e la varietà maggiormente per i consumatori più attempati (68%). In etichetta, invece, le informazioni più ricercate sono quelle su denominazione (49%), millesimo (42%), domaine (41%), varietà (36%), produttore (31%), medaglie/premi (26%). Ma quando preferiscono bere un buon bicchiere di vino i francesi? L’80% di loro “vota” per un aperitivo all’aperto ed il 64% per un pic-nic, mentre il 59% di chi ha tra i 26 ed i 35 anni ama bere alle manifestazioni dedicate a Bacco. La quotidianità è però ben diversa, e la frequenza maggiore è tra le mura di casa (90%), da amici (49%), al ristorante (48%) o al bar (15%), a pranzo durante la settimana (14%), la sera durante la settimana (41%), a pranzo nel week end (43%) e la sera nel weekend (64%). Inoltre, il 57% degli uomini (ed il 43% delle donne) compra il vino nel bag in box, con il 41% dei francesi che trova più pratico un formato diverso dalla classica bottiglia.
Un altro aspetto a suo modo sorprendente è che il 52% dei francesi è interessato ai cocktail a base di vino (59% delle donne e 46% degli uomini), per motivi di gusto (49%), varietà di scelta (48%) e leggerezza (36%). La percentuale, com’è prevedibile, sale se si prendono in considerazione solo i più giovani (18-35 anni), con il 60% che vorrebbe bere un cocktail a base di vino, mentre il 52% consuma abitualmente vino aromatizzato ed il 38% è tentato dal vino a bordo piscina, magari condividendo le proprie degustazioni sui principali social: Facebook (27%), Instagram (22%) e Twitter (16%). Come è percepito il vino dai consumatori francesi? Per il 66% è un vero e proprio piacere, per il 63% è sinonimo di convivialità e per un 15% è un prodotto particolarmente complesso. Infine, l’87% dei francesi accompagna un bicchiere di vino ad un buon piatto, il 47% lo sceglie per festeggiare una ricorrenza o un avvenimento ed il 46% lo beve per aperitivo.

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