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La Toscana chiede più superfici da destinare a vigneto per non perdere le opportunità di “nuovi investimenti, dato che le richieste sono 5 volte superiori alla disponibilità”: così una mozione Fi-Pd approvata dal Consiglio Regionale

Se a livello nazionale, per 6.400 ettari disponibili per l’impianto di nuovi vigneti sono arrivare 12.000 richieste per oltre 67.000 ettari, in Toscana, una delle Regioni più importanti del vino italiano, le richieste sono state 787 per 2.753 ettari, su 581 a disposizione. E così una mozione approvata dal Consiglio Regionale della Toscana, presentata dal vice presidente dell’assemblea Marco Stella (Fi) insieme ai consiglieri Pd, Fiammetta Capirossi e Gianni Anselmi, presidente della commissione sviluppo economico e rurale, ha chiesto che ci si impegni affinchè “vengano ampliate le superfici da assegnare per la viticoltura, visto che in Toscana la richiesta è cinque volte superiore alla disponibilità, “favorendo così non solo nuovi investimenti, ma anche la promozione dei nostri prodotti in tutto il mondo”.
Lo riporta l’Ansa, secondo cui, nella mozione, si sostiene che la Giunta dovrà anche proseguire “il lavoro di tutela del settore agricolo della viticoltura, con particolare attenzione alla sua grande valenza paesaggistica e ambientale” e attivarsi “per valorizzare le capacità e le opportunità di investimento nel settore, nella costante ricerca di un equilibrio virtuoso tra produzione e qualità”.
Sembrano lontani i giorni in cui, invece, nel Piano di Indirizzo Territoriale (Pit), si sosteneva che i vigneti fossero troppi, e che alcuni andassero riconvertiti in boschi, pascoli o seminativi, con la levata di scudi di tutti i più importanti Consorzi del vino toscano che portò ad un rapido cambio di rotta della Regione.
Capirossi ha spiegato che “nel dibattito che si è avviato in vista della parziale liberalizzazione del settore vitivinicolo europeo, prevista da gennaio 2016, Coldiretti, Fedagri-Confcooperative hanno espresso, a livello nazionale, timori verso il rischio di perdita di quote di mercato a beneficio di produttori del Nord e dell’Est Europa. Il mercato del vino - ha aggiunto - rappresenta un settore trainante soprattutto per la Toscana, con un export che è cresciuto negli ultimi anni, creando un enorme indotto economico e promuovendo il “made in Tuscany” in tutto il mondo. Le richieste di impianto di nuovi vigneti sono in Toscana cinque volte superiori alla disponibilità, e potrà essre soddisfatto appena il 21,1% per cento di quanto richiesto dalle aziende. ma L’occasione di nuovi investimenti non si può non cogliere”.

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