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Sull’Etna uno dei marchi storici della Sicilia enoica fissa, con un passo definitivo, la propria strategia: Tasca d’Almerita acquisisce una cantina a Passopisciaro e già dalla vendemmia 2016 potrà contare sui propri Etna Doc

Italia
Giuseppe, Lucio e Alberto Tasca d’Almerita investono ancora sull’Etna

Sono quasi 10 anni che l’avventura enologica di Tasca d’Almerita solca le pendici dell’Etna. Dapprima, in Contrada Sciaranova, nel Comune di Randazzo, la vigna più antica. Quasi 15 ettari di cui 2 in fase di reimpianto, con la varietà bianca Carricante. Poi è stata la volta, in contrada Piano Dario, del ripristino di 99 terrazzamenti per ospitare 5 ettari di nuovi vigneti a Nerello Mascalese, e un po’ di Cappuccio. Durante le vendemmie, da qui le uve raccolte in cassette vengono caricate su camion refrigerati alla volta di Regaleali per la vinificazione.
Oggi, finalmente, in contrada Marchesa, a Passopisciaro, comune di Castiglione di Sicilia, Tasca d’Almerita, ovvero il progetto enologico “Tascante” che contraddistingue i prodotti ottenuti sull’Etna, ha compiuto il passo definitivo: l’acquisizione di una cantina di circa 900 metri quadri, su tre piani con 5 ettari di vigneto a Nerello Mascalese e un po’ di Chardonnay, che si vanno ad aggiungere a quelli già di proprietà della griffe di Regaleali.
Si tratta di un’acquisizione strategica perché lo storico marchio della Sicilia enoica potrà vinificare in una propria struttura, posta nella denominazione e affinare i vini in un antico palmento. Una cantina che sosterrà un potenziale produttivo di 300.000 bottiglie e che già dalla vendemmia 2016 garantirà la denominazione Etna Doc ai vini di Tasca d’Almerita (http://tascadalmerita.it/it).

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