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A chi tocca guidare stasera? Alla macchina! Da sogno a realtà, secondo un’analisi di Morgan Stanley le auto a guida autonoma potrebbero dare entro il 2025 uno contributo al settore del beverage quantificabile in 98 miliardi di dollari

Presto, molto presto, la figura del “guidatore designato” - la consuetudine secondo la quale quando un gruppo di persone si raduna per bere qualcosa è d’uopo tirare a sorte qualcuno che non consumi alcolici, e che si occuperà del riportare a casa tutti - potrebbe essere solo un ricordo, grazie alle auto senza pilota, o, per meglio dire, guidate da sistemi automatizzati. Di conseguenza, secondo un’analisi firmata da un team della multinazionale finanziaria Morgan Stanley, tutti tenderanno a bere di più, dando un contributo aggiuntivo al settore globale del beverage quantificato in 98 miliardi di dollari entro il 2025.
Secondo il modello costruito dagli autori dello studio l’adozione delle auto a guida autonoma, accoppiato a servizi di car-sharing come Uber e Lyft, contribuirà per circa 80 punti base all’attuale tasso di crescita del settore degli alcolici, che attualmente è al 2,2% annuo e che finisce per generare un mercato che vale complessivamente un 1,5 trilioni di dollari - dato che si presume che chi beve sarà stimolato a bere almeno un drink in più alla settimana, in media. E se invece che un drink in più, i consumatori globali ne bevessero due in più ogni sette giorni, il contributo al giro d’affari globale del beverage non sarebbe dello 0,8%, ma di quasi l’1,9%: inoltre, secondo Morgan Stanley questo fenomeno beneficerà vistosamente le bevande con i margini di guadagno più elevati, come vino e spirits.
Posto che gli sforzi di Google, Tesla e (presumibilmente) anche Apple nel settore delle auto a guida autonoma siano presto coronati da successo: cosa che, stando al team di Morgan Stanley, è molto probabile ...

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