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La vendemmia 2016 in Champagne “sarà tra le più scarse che io ricordi, ma non ci saranno problemi sul mercato. Semmai, i prezzi saliranno ancora”: così Jean Marie Barillère, presidente dell’Union des Maisons de Champagne a “Decanter”

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Jean Marie Barillère: la vendemmia 2016 in Champagne sarà tra le più scarse che io ricordi

Come pare ormai sicuro, la vendemmia 2016 in Champagne non sarà generosa, in termini di quantità: tra le gelate invernali, la grandine e le muffe in primavera, e qualche fenomeno di marciume ad inizio estate, i viticoltori della regione più prestigiosa al monto per gli spumanti si aspettan di ricavare, in media, 7.000-7.500 chili di uva per ettaro, rispetto ai 10.800 massimi fissati dal Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne (www.champagne.fr) in luglio. Eppure, non c’è da preoccuparsi, come ventilato da qualcuno, per una scarsità di bottiglie sul mercato. Semmai, quello che c’è da aspettarsi, sarà una crescita dei prezzi nei prossimi anni. Lo spiega al magazine Uk “Decanter” Jean Marie Barillère, presidente dell’Union des Maisons de Champagne (http://maisons-champagne.com), secondo il quale le scorte garantiscono i livelli di offerta di prodotto sul mercato “almeno per un’altra brutta annata”, come quella alle porte, “una delle più scarse che io ricordi”.

Diverso il discorso sulle quotazioni, perché, ricorda Barillère, “la domanda di spumanti nel mondo continua a crescere, e la produzione di Champagne, regolata dalla Denominazione d’Origine (Aoc), ha un limite massimo”, al di là della generosità del clima e della vigna. “Stiamo investendo molto sulla qualità, e anche sulle pratiche agricole. E dall’insieme di questi fattori mi aspetto che i prezzi dello Champagne continuino a crescere nei prossimi 5-6 anni”.
Un aumento che, nel territorio, non desta alcuna preoccupazione per le ripercussioni sul mercato, a quanto pare, anche grazie ad un 2015 che ha visto il record assoluto nelle vendite di Champagne, a quota 4,75 miliardi di euro realizzati con 312,5 milioni di bottiglie sul mercato. Decisamente di più, soprattutto sul fronte del prezzo medio, dei 4,56 miliardi di euro totalizzati nel 2007, ma con 339 milioni di bottiglie. E nel primo semestre 2016, a fronte di un mercato interno stimato in calo del -1%, le esportazioni crescono del 9% ...

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