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I numeri (mancano solo i valori economici) del “Tmall 9.9 Global Wine Festival” di Alibaba sono pazzeschi: 100 milioni di acquisti singoli di vino (di cui 50 milioni da nuovi acquirenti) fatti il 9/9. Così Manfredi Minutelli, manager Alibaba Italia

Italia
Il brindisi cinese tra il Premier Renzi e il patron di Alibaba Jack Ma

I numeri (anche se ancora mancano i valori economici) per il “Tmall 9.9 Global Wine & Spirits Festival”, organizzato dal gigante Alibaba di Jack Ma, sono pazzeschi: 100 milioni di acquisti singoli di vino e spirits (di cui 50 milioni da nuovi acquirenti Alibaba) realizzati per il 9/9. Lo ha comunicato, oggi, da quartier generale di Hangzhou, Manfredi Minutelli, business development manager e responsabile del settore agroalimentare per l’Italia di Alibaba, che ha anche spiegato a Winenews “come il 9/9 e la grande rappresentanza italiana su Alibaba, sia sicuramente un importante passo in avanti nella strategia di sviluppo del mercato in Cina”.
“L’Italia è il quinto mercato in Cina come acquisti, dopo Francia, Spagna, Australia e Cile; sulle piattaforme di Alibaba (che hanno 423 milioni di utenti in Cina), invece, i prodotti italiani sono al quarto posto; ieri, per il 9/9, i vini italiani sono andati - spiega Minutelli - addirittura al secondo posto, dopo la Francia. Tutto questo grazie anche al lavoro effettuato dall’ufficio italiano di Alibaba”.
Il Tignanello della Marchesi Antinori, uno dei vini più amati dai winelovers di tutto il mondo, che è stato utilizzato per il brindisi tra il premier Renzi e Jack Ma, nel campus di Alibaba, ha fatto boom: subito “sold out”, segno sicuramente anche della forza della griffe Antinori e della Toscana del vino nel mondo. Ma boom su Alibaba è stato anche per il grande gruppo trentino di Mezzacorona, che, in maggio, prima cantina italiana, ha aperto un flagship store ed è stata selezionata per il progetto “Apas” di Alibaba, il club dei big-spender (oltre 1.500 euro al mese) sulle piattaforme cinesi. Da oggi Alibaba, con tutto il suo staff, è già al lavoro per un’altra giornata speciale … in attesa, domani, dei valori economici del 9/9 di Alibaba.
La Cina è sempre più centrale nelle politiche di promozione del Governo italiano e sul vino i primi effetti positivi cominciano a manifestarsi: il +28,1% di export di vino made in Italy fatto segnare nei primi 7 mesi 2016 proiettano il nostro Paese, a fine anno, verso un valore delle vendite di quasi 120 milioni di euro, ben oltre la soglia dei 100 milioni di euro, mai raggiunta prima. La quota di mercato italiana (5,58%) rimane, comunque, troppo bassa per un top exporter quale l’Italia, ancora al quinto posto tra i Paesi importatori di vino, nonostante l’ottima performance del periodo.

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