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Protagonista della rivoluzione degli orange wine del Collio friulano, al confine con la vicina Slovenia, vicino ad un’altra icona del mondo enoico come Josko Gravner, Stanislao Radikon, meglio conosciuto come Stanko, se n’è andato

Italia
Stanko Radikon con una delle sue creazioni enoiche

Protagonista della rivoluzione degli orange wine del Collio friulano, al confine con la vicina Slovenia, vicino ad un’altra icona del mondo enoico come Josko Gravner, Stanislao Radikon, meglio conosciuto come Stanko, se n’è andato, stroncato dalla malattia che, ormai da un po’, l’aveva allontanato anche dalle sue amate vigne. A dare la notizia è il figlio, Sasa Radikon, che già da qualche tempo ha preso le redini dell’azienda, cresciuta esponenzialmente dlala fine degli anni Settanta, quando Stanko decise di puntare sulle lunghe macerazioni sulle bucce per i bianchi e sui grandi tini di legno, che nei primi anni Ottanta sostituirono quasi completamente le barrique, sempre all’insegna della produzione di vini naturali e sostenibili, dalla Ribolla Gialla all’Oslavia, dal Friulano allo Chardonnay.

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