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Testo Unico del Vino, da lunedì 19 settembre riparte la discussione alla Camera. Dopo l’ok atteso avrà una “corsia preferenziale in Senato”. Così i presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, Sani e Formigoni

“Il Testo Unico del Vino è stato calendarizzato, nei lavori dell’aula alla Camera dei Deputati a partire da ‪lunedì 19 settembre per la discussione generale alla quale seguiranno le votazioni del testo e dei relativi emendamenti. I presidenti delle Commissioni Agricoltura alla Camera, Luca Sani, e al Senato, Roberto Formigoni, hanno condiviso i contenuti e la sostanza del provvedimento per il quale Formigoni si è impegnato a chiedere una rapida iscrizione all’ordine del giorno della Commissione Agricoltura del Senato non appena il testo verrà approvato dalla Camera”.

Così una nota congiunta su uno dei provvedimenti più attesi dal mondo del vino, dopo un incontro in cui i due Presidenti hanno ribadito “la validità di un metodo di lavoro che ha consentito di elaborare, con il contributo responsabile e competente del tavolo di filiera, una proposta di Legge che porterà un deciso snellimento degli oneri burocratici previsti a carico delle imprese agricole con l’obiettivo di rendere ancora più competitivo il vino italiano sui mercati interno e internazionale”. Con il testo che, dunque, dopo l’ok definitivo della Camera che pare imminente, dovrebbe avere una “corsia preferenziale” in Senato, ed essere approvato in tempi brevi, dopo i tanti annunci passati.

“Quelli della burocrazia sono da sempre considerati fra i costi occulti più onerosi per le aziende. Non è un caso - spiega la nota - che all’interno dei 90 articoli del provvedimento, sia stato dedicato ampio spazio alla semplificazione delle procedure (come nel caso dell’istituzione del Sian - Sistema Informativo Agricolo Nazionale); per snellire gli adempimenti attraverso l’istituzione di una innovativa rete informatica di gestione dello Schedario vitivinicolo presso il Ministero delle Politiche Agricole. Inoltre, l’impianto normativo garantisce qualità e identità del vino italiano riconoscendone anche il valore culturale, paesistico e ambientale per il Paese”.

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