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I vini biologici, biodinamici e naturali? Spopolano tra i wine lovers, ma cosa hanno di diverso queste produzioni forse, ancora non è chiaro, e ancora una volta è il cinema a far luce: da ieri nelle sale c’è la pellicola francese “Vino Veritas”

Italia
La locandina del film “Vino Veritas”

La differenza, a volte sottile, tra i vini biologici, biodinamici e naturali? Spopolano tra gli eno-appassionati, ma cosa c’è di diverso rispetto agli altri vini, nella produzione di queste tre tipologie, forse, ancora non è chiaro, e ancora una volta è il cinema a provare a far luce: da ieri nelle sale, c’è la pellicola francese “Vino Veritas”, un documentario del regista Français Pascal Obadia, e un nuovo film-manifesto per i vini prodotti nel rispetto dell’ambiente, della salute dei produttori e dei consumatori. Sulla scia di “Mondovino”, il doc cult di Jonathan Nossiter (2014), “Vino Veritas”, attraverso le voci dei produttori di diversi Paesi d’Europa, racconta come, dicendo no all’agrochimica, che in soli 50 anni ha cambiato la produzione e la cultura alimentare, con molti studi scientifici che dimostrano che oltre il 90% dei vini contiene pesticidi, questi vignerons europei ha deciso di ritornare a processi biologici più rispettosi dei tempi e dei processi della natura, diventando portavoce e promotori di una nuova cultura produttiva che riporti il vino alle origini.
La curiosità? Il finale di speranza che conclude la pellicola è “ambientato” in Italia: era il 2009 quando un migliaio di produttori provenienti da 20 Paesi europei si incontrarono a Firenze, su iniziativa di Slow Food, per redigere, nella solenne ambientazione del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, un Manifesto in cui si impegnavano a praticare una viticoltura sostenibile, a “Vignaioli&Vignerons”, evento promosso dalla Regione Toscana insieme alla “chiocciola” .

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