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Formare una professionalità ancora poco diffusa che contribuisca alla definizione e divulgazione del vino italiano nel mondo: lo farà il Master Universitario di Ais, Scuola Sant’Anna, Università Pisa, Università per Stranieri Siena, Ais

Formare una professionalità ancora poco diffusa o non valorizzata in maniera adeguata che, partendo dalla conoscenza del settore vitivinicolo italiano e delle sue produzioni, possa contribuire alla definizione e alla divulgazione dell’identità enologica italiana e delle peculiarità che caratterizzano i vini italiani. Lo farà la nuova edizione del Master Universitario di primo livello “Vini italiani e mercati mondiali” formando ambasciatori di vino italiano nel mondo, che ne promuovano la cultura e ne valorizzino le produzioni, un corso di alta formazione promosso dall’Ais - Associazione Italiana Sommelier e organizzato in collaborazione tra tre Università: Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa, Università per Stranieri di Siena (iscrizioni aperte da oggi al 25 ottobre, il 10 novembre l’inizio della didattica).
Per affrontare i mercati internazionali, in particolare quelli emergenti, promuovendo il settore vitivinicolo e, più in generale quello enogastronomico del made in Italy, appare necessaria una formazione specifica che, spiega una nota, il Master “Vini italiani e mercati mondiali” offre, coinvolgendo docenti provenienti dal settore accademico e da quello professionale (produttivo, comunicativo, organizzativo aziendale, legato al marketing) - da Attilio Scienza, tra i massimi esperti di viticoltura al mondo, a Paolo Storchi, direttore Unità di ricerca per la Viticoltura del Crea, da Fabio Mencarelli, ordinario di Enologia all’Università della Tuscia, ad Oreste Gerini, direttore Direzione Generale prevenzione e contrasto alle frodi agroalimentari del Dipartimento dell’Icqrf del Ministero delle Politiche Agricole, da Denis Pantini, direttore area Agricoltura e Industria Alimentare di Nomisma e responsabile Wine Monitor, a Slawka G. Scarso, docente di Marketing
del vino e turismo enogastronomico alla Luiss Business School di Roma e alla Sant’Anna, dal winemaker Roberto Cipresso al direttore di Civiltà del Bere Alessandro Torcoli, dal cofondatore e ad Iem - International Exhibition Management Giancarlo Voglino, al dg Cavit Enrico Zanoni e il presidente Ais Antonello Maietta, mentre un protocollo di collaborazione è stato sottoscritto con Wine Research Team e le aziende partecipanti alle attività del network - garantendo inoltre uno specifico stage, oltre che una serie di attività pratiche e seminariali per l’approfondimento della tecnica della degustazione e dei territori di produzione.

“È noto - spiega il professor Pietro Tonutti, direttore del Master Universitario di I livello “Vini italiani e mercati mondiali” - che il fatturato delle aziende vitivinicole italiane è risultato positivo negli ultimi anni grazie alla domanda estera. Il panorama internazionale a livello di consumi di vino è in grande movimento, con aree geografiche dove è necessario intervenire per consolidare e diversificare la presenza già radicata del vino italiano, ed altre aree caratterizzate da consumi di vino ancora limitati, in cui tuttavia si aprono interessantissime prospettive che vanno sfruttate con appropriate strategie. Il Master vuole precisamente formare figure professionali in grado di affrontare le sfide del mondo del vino italiano con competenza, conoscenza, capacità e cultura”.

Al Master possono partecipare laureati di primo livello in Viticoltura ed enologia, in discipline agroalimentari ed economiche, in comunicazione, in marketing nonché laureati di primo e di secondo livello in altre discipline attinenti al profilo professionale, anche in relazione al percorso e alle motivazioni dei candidati. Possono presentare domanda di ammissione anche i laureandi, che abbiano terminato gli esami di profitto prima dell’inizio del Master e che prevedano di acquisire il titolo entro febbraio 2017. La parte didattica si articola in tre moduli, a cui si aggiunge il corso per sommelier. In totale sono previste 400 ore di formazione in aula, oltre a quelle dedicate alle attività individuali di studio e a conclusione è previsto uno stage da tenersi tra luglio 2017 e gennaio 2018 nelle aziende partner.
La sinergia con le aziende è uno dei punti di forza del Master, che consente agli allievi di calarsi nelle realtà operative e di entrare in contatto con i mercati internazionali. Le aziende convenzionate permettono un coinvolgimento ad alto livello nel mondo della produzione, del commercio, del marketing, della comunicazione del vino. Ca’ del Bosco e Bibi Graetz, Zonin1821 e Falesco, Ferrari e Frescobaldi, Guado al Melo e Marchesi Antinori, Ornellaia e Masseto ma anche Consorzio come quello dei Vini Valpolicella, sono solo alcuni dei partecipanti alla prima edizione.

Info:
www.santannapisa.it

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