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Con un investimento privato da 12 milioni di euro nel 2017 a Castagneto Carducci aprirà il “MuSem-Museo Sensoriale e Multimediale del Vino”: lo racconta a WineNews il patron Franco Malenotti. “In progetto un gemellaggio con La Cité du Vin a Bordeaux”

“Un viaggio fantastico nella storia del vino di Toscana, e di Bolgheri in particolare, attraverso diverse epoche, dagli etruschi ai romani, dal Medioevo all’Ottocento, fino ai giorni nostri e con una parte dedicata al futuro”, ricostruite in ambienti storici “disegnati da me in collaborazione con il tre volte premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti (c’è anche il suo “Mercato del Vino” realizzato per Expo 2015 Milano, e acquistato in asta, ndr), e ad ognuno dei quali corrisponde una lezione magistrale del professor Attilio Scienza”, tra i massimi esperti di viticoltura al mondo, curatore del percorso storico, “che accompagna il visitatore con filmati alla Piero Angela, girati da un’impresa di Cinecittà”. Un viaggio sensoriale, “in cui si può anche vedere, toccare e assaggiare vino e cibo di ogni epoca”. Un viaggio, ancora, multimediale, “in cui i protagonisti della storia del vino toscano, da Gaddo della Gherardesca a Lodovico Antinori, da Federico Zileri dal Verme a Piermario Meletti Cavallari e Michele Satta, raccontano in prima persona il successo di Bolgheri”, la patria del Masseto, Sassicaia, Ornellaia, Grattamacco, Piastraia, Guado al Tasso e non solo, che fa da sfondo al progetto. Infine, “il professor Scienza parla di futuro, tra tradizione e innovazione, tra zonazione e viticoltura di precisione”. Ecco il “MuSem-Museo Sensoriale e Multimediale del Vino” di Castagneto Carducci nelle parole, a WineNews, del suo ideatore e committente Franco Malenotti, ex patron e artefice del rilancio di Belstaff, con base a Mogliano Veneto (Treviso), dalla moda al vino, passando per le moto (con Matchless London, altro marchio rilanciato, per 8 milioni di fatturato nel 2015, e non solo), “un investimento privato di circa 12 milioni di euro, in parte con Monte dei Paschi di Siena e Bcc Castagneto Carducci, per una vera e propria Wine Town”: Casone Ugolino, la sua location, che esisteva già e da molti secoli, un’antica fattoria cinquecentesca appartenuta alla famiglia della Gherardesca, immersa nei vigneti della Doc Bolgheri, a pochi passi dal Viale dei Cipressi reso immortale da Giosuè Carducci.

E mentre, spiega Malenotti, “quella di Bolgheri è la città del vino del territorio toscano, in progetto c’è anche la città del vino del territorio veneto, la “Venice Wine Town”, a Casale sul Sile, a 40 minuti di navigazione e 15 in auto dalla laguna di Venezia, insieme ai Comuni del Triveneto, che sarà presentata alla stampa prima della fine dell’anno”. E “sto già lavorando per fare un consorzio tra le varie “città del vino” esistenti, da Casa Chianti Classico a Radda in Chianti al WiMu-Museo del Vino di Barolo, per creare un circuito completo per enoturisti. Ma, soprattutto in programma c’è un gemellaggio con “La Cité du Vin” di Bordeaux, grazie al fatto che Castagneto è gemellata con Léognan, una delle più importanti sottozone del bordolese”. Una passione, quella di Malenotti, che nasce dal fatto di essere “di Castagneto, e per tanti anni con la Global World Foundation fondata con con Gaddo della Gherardesca, abbiamo lavorato per proteggere e rilanciare le tradizioni toscane legate alle origini della mia famiglia”.

Intanto “al MuSem, grazie ad un Comitato scientifico - sottolinea il professor Scienza - sono previste attività divulgative per il pubblico e tecniche per gli operatori locali, dalla formazione a seminari, da summer school ad incontri ed eventi”.

Casone Ugolino è una vera e propria “Wine&Food Farm”: “oltre al Museo, che aprirà nella primavera 2017 e che è la parte più importante - spiega Malenotti - con una grande sala-degustazione, uno shop e spazi per eventi a disposizione dei produttori, per oltre 1.500 mq su due piani”, ospita un Residence Hotel e Casa di Campagna, l’Osteria Vinality, la Pizzeria Metri O, il Ristorante Mercato del Borgo, i negozi di prodotti biologici e a km 0 “Siamo Noi” e “Olio Colato”, una Scuola di Cucina Contadina, l’Orto di NuovaVia e persino una Scuola del Vino dell’Ais-Associazione Italiana Sommelier e un’Accademia del Vino con corsi formativi pre e post universitari, “per un’accoglienza a tutto campo per i turisti enogastronomici”.

Info: www.casoneugolino.com

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