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Dura lex enoica a Bordeaux - Due anni di carcere (e multa di 8 milioni di euro) per il produttore borgognone Francois-Marie Marret, reo di aver illegalmente mescolato (e venduto) vino di bassa qualità con Saint-Emilion, Pomerol e Listrac-Medoc

Due anni di carcere e otto milioni di euro di ammenda: è una pena senz’altro esemplare quella che è stata comminata a Francois-Marie Marret, cinquantacinquenne proprietario di tre château nella Gironda, per aver mescolato vino di bassa qualità con alcuni dei migliori nettari di Saint-Emilion, Pomerol e Listrac-Medoc, per poi vendere il risultato, tra gli altri, anche ai colossi della gdo francese Auchan e Intermarche.
Come riportato da “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com), l’operazione avrebbe fruttato a Marret la somma di 800.000 euro tra il 2011 e il 2012, anno in cui fu scoperta dalle autorità, e sebbene Marret abbia già annunciato di voler ricorrere in appello contro la sentenza, che è senz’altro salomonica nella sua severità, rimane il fatto che tutti i condannati hanno ricevuto una pena proporzionalmente altrettanto pesante. Il wine merchant Vincent Lataste, ad esempio, è stato condannato come complice di Marret a 18 mesi di carcere (con la condizionale) e al pagamento di circa 4.500 euro di ammenda, più una multa di altri 13.500 che dovrà pagare la sua società, mentre un altro complice di Marret - oltre che dipendente dell’organismo di controllo qualità indipendente QualiBordeaux - è stato condannato a 12 mesi di carcere, anch’essi con la condizionale.

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