Nella “Top 100 popular wines” di Vivino, la community enoica più grande del mondo, ci sono 7 italiani a spezzare il monologo francese: al top il Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia (13), seguito dall’Antinori Tignanello (30) e dal Masseto (35)

Ogni anno i magazine dedicati al mondo del vino mettono in fila le etichette migliori, così come fanno le guide ed i wine influencer di tutto il mondo. Ma quali sono, nell’opinione popolare, i veri punti di riferimento, i 100 vini che, per prestigio, valutazioni e prezzo medio, mettono tutti d’accordo? È una domanda a cui solo una community capace di raccogliere 17 milioni di wine lover, come “Vivino” (www.vivino.com), può rispondere, con una classifica che suona come un mantra: “Top 100 popular wines”, basata sul numero di ricerche, sul prezzo e sul giudizio medio, senza dimenticare la storia di vini conosciuti in ogni angolo del globo. Il risultato è un monologo francese, da cui emergono, però, gli alfieri del vino tricolore, già protagonisti delle aste internazionali e del Liv-ex, il benchmark del mercato secondario dei fine wine. Il “podio” parla toscano, a partire dal Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia, alla posizione n. 13, seguito dall’Antinori Tignanello al n. 30 e dal Masseto, alla n. 35.
Dietro al podio, la musica non cambia, con l’Ornellaia Bolgheri Superiore, alla posizione n. 40 e l’Antinori Solaia alla n. 54, seguiti da due vini simbolo del Piemonte enoico, il Giacomo Conterno Barolo Riserva Monfortino alla posizione n. 71 ed il Gaja Barbaresco alla n. 96.
In testa, come detto, un trio tutto francese, o meglio, bordolese: Château Mouton Rothschild, Château Lafite Rothschild e Pétrus, seguiti da Moët & Chandon Champagne Dom Pérignon alla n. 4, Château Margaux alla n. 5, Château Latour alla n. 6, Château d’Yquem alla n. 7, Château Haut-Brion alla n. 8, Opus One, vino icona della Napa Valey, alla n. 9, unico vino non francese in top 10, e Domaine de la Romanée-Conti alla n. 10.