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La biodiversità come fattore chiave per la gestione delle aziende vitivinicole, tra qualità del vino, sostenibilità ambientale ed estetica del paesaggio: se ne parla il 17 novembre, a Bergamo, con Studio Agronomico Sata e Seminario Veronelli

L’equilibrio tra qualità delle produzioni vitivinicole, sostenibilità ambientale e attrattiva paesaggistica è un tema di grandissima attualità, in un panorama i cui i consumatori, anche di vino richiedono prodotti di sempre maggiore qualità, a patto che il percorso da cui nascono non solo non danneggi l’ambiente da un punto di vista ecologico e sanitario, ma che lo tuteli e lo valorizzi anche dal punto di vista estetico. Di questo di parlerà nell’incontro organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli e dallo Studio Agronomico Sata, di scena giovedì 17 novembre nella sede del Seminario a Bergamo, dove si parlerà de “La biodiversità in vigneto”, un incontro di approfondimento tecnico dedicato alla biodiversità e alla vitalità del suolo.
A parlarne saranno Pierluigi Donna dello Studio Agronomico Sata (www.agronomisata.it), ed il professor Leonardo Valenti, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università Statale di Milano, che spiegheranno come il concetto di biodiversità va inteso come fattore utile a favorire una più consapevole gestione delle aziende vitivinicole (http://www.seminarioveronelli.com/la-biodiversita-in-vigneto). Approfondendo i metodi di valutazione e di monitoraggio che consentono una maggiore efficienza nelle strategie produttive delle aziende, la valorizzazione dell’ambiente di lavoro e di vita, nuove opportunità di comunicazione verso l’esterno, nonché una maggiore qualità delle uve e dei vini prodotti.

Lo Studio Agronomico Sata, infatti, ha sviluppato - in collaborazione con l’Università di Milano e con la Fondazione Edmund Mach di S. Michele all’Adige (Trento) - il Progetto Biopass (acronimo di biodiversità, paesaggio, ambiente, suolo e società): un metodo di valutazione che, attraverso aspetti pratici di indagine, fornisce un quadro dettagliato della situazione, in particolare della biodiversità e vitalità del suolo, componente fondamentale dell’ecosistema vigneto.
“Il Progetto Biopass - che si avvale della collaborazione di importanti realtà produttive quali Guido Berlucchi, Ca’ del Bosco, Villa, Bosco del Merlo, Frecciarossa eccetera - consente di valutare i principali indici di biodiversità strutturale al fine di inquadrare le macro caratteristiche aziendali connesse. Con il suo utilizzo, ad esempio, è possibile comprendere il livello del compattamento del suolo a seguito dei passaggi con macchine operatrici, eseguire analisi della microfauna verificando il livello della salubrità dell’ambiente terricolo e, di conseguenza, effettuare le migliori scelte in ambito vitivinicolo. Un progetto che siamo felici di condividere con Associati e Lettori del Seminario Veronelli” - ha dichiarato il Leonardo Valenti.

“La salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità rappresentano elementi chiave per incrementare la sostenibilità della filiera vitivinicola, favorendo una maggiore consapevolezza nelle scelte operative aziendali e fornendo utili opportunità di comunicazione. Per questo abbiamo deciso di proporre ai nostri Associati e, in generale, agli operatori del settore vitivinicolo un incontro di aggiornamento tecnico organizzato in collaborazione con lo Studio Agronomico Sata” - ha annunciato Andrea Bonini, direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli.

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