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Sfregiata da un atto vandalico la cantina dell’Oltrepò Pavese Conte Vistarino: ignoti si sono introdotti nottetempo nella proprietà della famiglia Giorgi di Vistarino, sversando oltre 5.000 ettolitri di annata 2016

“Un danno enorme, ma ci rialzeremo”: è con queste parole che Ottavia Giorgi di Vistarino, produttrice in una delle aziende storiche dell’Oltrepò Pavese enoico, ha commentato il tremendo atto vandalico recentemente subito dalla sua azienda. Ignoti si sono infatti introdotti nottetempo nella proprietà, sversando parte dei vasi vinari di Conte Vistarino e disperdendo, così, oltre 5.000 ettolitri di vino dell’annata 2016 e causando un danno economico pari a circa 500.000 euro all’azienda.
L’atto, secondo quanto riportato da fonti di stampa locale, è considerato come vandalico dagli inquirenti, dato che, sversamento a parte, non è stato rubato né danneggiato alcunché, e quindi come possibile “primo atto” di matrice intimidatoria e/o estorsiva. “Non riusciamo a spiegarci tanta subdola cattiveria né quale risentimento abbia animato questo vigliacco sabotaggio”, ha commentato al riguardo Giorgi di Vistarino: “non abbiamo ricevuto minacce, né richieste estorsive. In questi giorni abbiamo mantenuto il massimo riserbo per agevolare le indagini, perché ci auguriamo che venga rapidamente scoperto il colpevole”. Alla proprietà è subito arrivata la solidarietà del Presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese Michele Rossetti, che ha inoltre auspicato che “gli inquirenti, nei quali nutriamo la massima fiducia, arrivino ai colpevoli in tempi rapidi per assicurarli alla giustizia”.

Conte Vistarino è un nome che da generazioni fa parte del microcosmo vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese, e in particolare nella Valle di Scuropasso, dove la tenuta si estende per 870 ettari (200 vitati). Da anni, inoltre, la griffe porta avanti un attento lavoro di zonazione e ricerca per dare massima espressione al Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese, che fu portato dalla Francia a metà del diciannovesimo secolo proprio dal Conte Augusto Giorgi di Vistarino e che tutt’oggi è la spina dorsale dell’azienda, con oltre 140 ettari di impianti vitati, e che dà vita a etichette di successo, come il Pinot Nero Bertone 2013 (Tre Bicchieri 2017).

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