Sono Luca Faccenda e Diego Bonato i vincitori del Premio Giulio Gambelli 2017, istituito nel 2012, nell’anno della scomparsa del “non enologo” toscano, da Aset (Associazione Stampa Enogastroalimentare Toscana), insieme ai Consorzi di Chianti Classico, del Brunello di Montalcino, del Nobile di Montepulciano e della Vernaccia di San Gimignano, per dare un riconoscimento ai giovani enologi under 35, il cui lavoro abbia saputo incarnare l’idea di vino portata avanti dal “Maestro del Sangiovese”: rispetto ed esaltazione delle tipicità di ogni singolo vitigno, delle caratteristiche del territorio e delle peculiarità dell’annata vendemmiale.
Entrambi laureati in Italia, hanno maturato importanti esperienze all’estero, sia in Europa che Oltreoceano, come in Nuova Zelanda, per poi tornare in patria a dedicarsi al vino italiano. Nel caso di Diego Bonato la destinazione si è rivelata Castelnuovo Berardenga, nell’azienda agricola della famiglia Tolaini, dove è partito dalle vigne e dalla cantina per occuparsi ora anche della direzione generale. Invece, il ritorno di Luca Faccenda si è concretizzato in Piemonte come consulente dello studio Cordero Consulenze, fino a rilevare nel 2010 qualche vigneto e fondare con la moglie l’Azienda Agricola Valfaccenda in provincia di Cuneo.
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