L’Italia è il Paese del vino: lo beve il 52,7% della popolazione che ha consumato alcolici mentre il 47,8% consuma birra e il 43,2% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori. Il trend di consumo di alcolici è comunque in calo: nel 2016 i consumatori giornalieri di bevande alcoliche, secondo l’Istat, sono il 21,4% della popolazione dagli 11 anni in su. Continua invece ad aumentare la quota di coloro che consumano alcol occasionalmente (dal 38,8% del 2006 al 43,3% del 2016) e che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 26,1% al 29,2%). Nel consumo eccedono più gli ultra 65 anni (36,2% uomini e 8,3% donne), i giovani di 18-24 anni (22,8% e 12,2%) e gli adolescenti di 11-17 anni (22,9% e 17,9%). A dirlo è il Rapporto sul consumo di Alcol in Italia nel 2016 dell’Istat, dal quale emerge il dato positivo che tra gli adolescenti diminuisce sensibilmente il consumo di alcolici (dal 29 al 20,4%), seppure con un andamento oscillante negli ultimi anni. Ma è il fenomeno del binge drinking che mette più a rischio i più giovani. Si tratta della pratica di assumere una grande quantità di super alcolici in un breve lasso di tempo, praticata soprattutto nel fine settimana e nei momenti di socializzazione (lo afferma il 17% dei ragazzi, 21,8% dei maschi e 11,7% delle femmine).
Prevalgono comunque i consumatori moderati (48,8% sul totale della popolazione); stabili i comportamenti di consumo abituale eccedentario o di binge drinking, che hanno riguardato 8 milioni e 643.000 persone (15,9% della popolazione e 25% dei consumatori).
Come si sa, il comportamento degli adulti influenza quello dei figli, anche nel bere. Il 30,5% dei giovani tra gli 11 e i 24 anni che vivono in famiglie dove almeno un genitore ha un consumo di alcol eccedente, ha abitudini alcoliche non moderate. La quota scende al 16,2% tra i giovani con genitori che non bevono o bevono in maniera moderata.
I ragazzi tra i 18 e i 24 anni che frequentano spesso discoteche, spettacoli sportivi e concerti sono più abituali al binge drinking e al consumo eccedentario (32,2%) rispetto ai coetanei che non li frequentano (6,5%). Gli episodi di binge drinking sono, nell’ordine, più frequenti: casa di amici o parenti (39,3%); bar, pub o birreria (29,4%); ristorante, pizzeria, osteria (27,5%); casa propria (25,1%); discoteca/night (13,0%); all’aperto o in strada (5,3%) e altri luoghi, come ad esempio posti di degustazione o vinoforum (2,7%).
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