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Klosterhof, Elena Walch, Weingut Plonerhof, i top del Concorso Nazionale del Pinot Nero d’Italia n. 14. Dal 6 all’8 maggio, a Egna e Montagna (Bolzano), “Le Giornate del Pinot Nero”, con vini da tutto il mondo (focus su Borgogna e Nuova Zelanda)

Italia
I vigneti di Pinot Nero in Alto Adige

Vitigno tra più amati del mondo, il Pinot Nero è sinonimo di grandi territori del vino mondiale, dalla storica e prestigiosissima Borgogna, all’Oregon, nuovo fenomeno della viticoltura Usa. Ma anche in Italia, le grandi espressioni di questo nobile, delicato e complesso vitigno non mancano, e a metterle in fila ci ha pensato il Concorso Nazionale del Pinot Nero d’Italia, all’edizione n. 14, riservato all’annata 2014, che ha messo sul podio il Pinot Nero Riserva Klosterhof (con una valutazione di 87,5 su 100), seguito dal Pinot Nero “Ludwig” di Elena Walch (86/100) e da Pinot Nero Riserva “Exclusiv” di Weingut Plonerhof (85/100). Un podio tutto altoatesino, che conferma la grande vocazione di questo territorio, che, in effetti, domina tutta la “top 10” (https://goo.gl/gidT3r), dove si affacciano, però, anche Toscana e Veneto.
56 i vini in gara, di 9 diversi territori italiani, valutati da una giuria composta da 40 degustatori scelti fra enologi, operatori e stampa del settore vitivinicolo, suddivisi in 19 tavoli da due persone. con gli assaggi coordinati da Ulrich Pedri del Centro Sperimentale Laimburg.
Una classifica che, come spiegano, Ines Giovanett e Peter Dipoli, presidente e Vice-presidente del Comitato organizzatore, che segnala spunti interessanti: “l’emergere in vetta di due piccoli vignaioli che conquistano la prima e terza posizione, nonché la differente provenienza delle uve che hanno prodotto i Pinot neri altoatesini classificatisi. Infatti, se da un lato viene ribadita l’alta qualità delle uve provenienti dall’Altopiano di Mazzon e da Gleno, nel comune di Montagna; si ha una ulteriore affermazione di zone produttive quali Appiano, Caldaro e Pianizza di Sopra, con la novità delle colline nei pressi della città di Merano, come dimostra il vino terzo classificato. I punteggi, in media più bassi degli scorsi anni, riflettono la problematicità dell’annata sotto esame, la 2014”.
E ora i vini in concorso, ed una trentina di etichette di Pinot Nero da Francia, Austria,
Germania, Svizzera, Ungheria e Repubblica Ceca, Usa, Cile, Argentina e Nuova Zelanda, saranno protagoniste degli assaggi delle “Giornate del Pinot Nero 2017”, dal 6 all’8 maggio a Egna e Montagna (Bolzano).
Con due degustazioni speciali: il 6 maggio, alle ore 16, sarà di scena la verticale di Pommard 1er Cru Grand Clos des Epenots, Monopole del Domaine de Courcel, annate 2014-2013-2010-2008-2007-2003-1999, guidata da Giampaolo Gravina, autore, insieme a Camillo Favaro, di “Vini e terre di Borgogna” (con immagini di Maurizio Gjivovich, ArteVino Editore, che vedrà una nuova edizione nel 2017, www.passioneborgogna.it).
Il 7 maggio, invece, alle ore 9.30, focus sui Pinot Nero della Nuova Zelanda, nazione ospite del 2017, con 6 aziende in rappresentanza di tutte le zone più interessanti dell’isola, da Wairapa a Malborough a Central Otago, un una degustazione che sarà guidata dall’enologo Jeffrey Chilcott, vero e proprio ambasciatore del Pinot nero neozelandese in Italia.

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