02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Dopo la cucina d’autore, Costa Crociere firma un accordo con la Banca del Vino di Pollenzo (Slow Food) per una carta dei vini di bordo sostenibile e biologica: più di 100 le etichette, da 19 regioni italiane e del “vecchio” e “nuovo” mondo del vino

Dopo le molteplici collaborazioni con alcune delle grandi firme della cucina d’autore italiana - come Carlo Cracco e, da ultimo, Bruno Barbieri, due protagonisti di Master Chef - Costa Crociere (www.costacrociere.it) punta ad abbinare i piaceri della tavola tricolore con una carta dei vini di livello altrettanto alto. E per farlo, ha stretto un accordo ufficiale con la Banca del Vino di Pollenzo, la società cooperativa, ideata dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini nel 2001, che si propone di sostenere e mantenere la “memoria” enologica italiana selezionando, stoccando e conservando i migliori vini della penisola.
L’accordo ha consentito alla società genovese di creare una nuova carta dei vini di bordo, contenente più di 100 etichette rappresentative di 19 regioni italiane, oltre che di alcuni dei migliori paesi produttori di tutto l’universo enoico - come Francia, Portogallo, Spagna, Nuova Zelanda, Australia e Stati Uniti. Il trait d’union della carta di bordo è quello della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, dato che le quattro categorie in cui è suddivisa permetteranno ai naviganti di scegliere tra vini biologici e biodinamici, sostenibili, di territorio e da abbinamento con i piatti dei menù regionali.
Tra i primi vini ci sono, ad esempio, l’Albana di Romagna Vigna Rocca Docg Tre Monti, il Frascati Superiore Racemo Docg L’Olivella, il Chianti Classico Riserva Berardenga Docg Fattoria di Fèlsina e l’Aglianico del Vulture Il Repertorio Doc Cantine del Notaio, oltre ai biodinamici Gavi Dog La Raia e il Teroldego Rotaliano Docg Foradori, mentre per la seconda categoria sono presenti nella wine list, già attiva sulle navi Costa, il Roero Arneis Pradalupo Docg Fontanafredda, il Friuli Colli Orientali Sauvignon Doc Le Vigne di Zamò e il Pinot Nero dell’Alto Adige Elena Walch. Nomi forse meno conosciuti al grande pubblico, ma che verranno accompagnati anche da vere e proprie icone della tradizione vitivinicola tricolore e internazionale, come il Trentodoc Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Extra Brut, il Sassicaia di Tenuta San Guido e lo Champagne Brut Aoc Dom Perignon.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli