02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Il cuore e la storia nel Chianti Classico, il futuro e il business anche nel Veneto, con un occhio particolare a due dei vini italiani di maggior successo nel mondo, il Prosecco ed il Pinot Grigio: Ruffino (Constellation Brands) apre a Treviso

Il cuore e la storia nel Chianti Classico, il futuro e il business anche nel Veneto, con un occhio particolare a due dei vini italiani di maggior successo nel mondo, il Prosecco ed il Pinot Nero. Va in questo senso l’investimento della storica realtà toscana Ruffino (gruppo Constellation Brands), che oggi inaugura a Treviso la sua nuova sede (la presentazione ufficiale questa sera, ndr), “volta a gestire direttamente l’acquisto delle uve e dei vini nonché di presidiare in loco le attività di vinificazione e di imbottigliamento dei vini veneti del portfolio Ruffino, specificatamente il Prosecco e il Pinot Grigio delle Venezie”, spiega una nota ufficiale. D’altraparte, i numeri parlano chiaro: dal 2011, quando l’intero pacchetto azionario è stato acquistato dal colosso americano del beverage, la crescita è stata costante, e il fatturato 2016 “si è chiuso 98,7 milioni di euro, con una crescita in percentuale complessiva del 7% nell’ultimo anno ed è pressoché raddoppiato dalla acquisizione”.
Una crescita che, come spiega la stessa Ruffino, se da un lato è passata dal consolidamento della sua anima Toscana, “ponendo al cuore del suo sviluppo l’ulteriore affinamento qualitativo e distributivo dei suoi iconici Chianti Classico, fra cui Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro Gran Selezione”, dall’altra è legata indubbiamente “all’innovazione e alla creazione di nuovi vini ed etichette, che ha permesso a Ruffino di proporsi ai consumatori con nuovi prodotti, come il Prosecco Ruffino e il Rosatello Cuvée Perlage”.
Prosecco, sparkling wine e rosè, dunque, ovvero denominazioni e tipologie che hanno guidato la crescita del vino italiano in questi anni, e sulle quali Ruffino, in questi ultimi anni, con pragmatismo, ha investito molto, come conferma anche la creazione della sede di Treviso, senza dimenticare, però, gli “importanti investimenti nella storica sede di produzione e affinamento di Pontassieve”.

E i numeri, fino ad ora, sembrano dare ragione alla strategia di Ruffino: “l’Ebit, l’indicatore che meglio misura la redditività aziendale al netto anche di tutti gli ammortamenti, ha raggiunto 21,8 milioni di euro, pari al 22% del fatturato. La crescita dell’ultimo anno è stata guidata principalmente dai mercati esteri, che rappresentano oltre il 90% del fatturato complessivo. Solide le performance di Stati Uniti, Canada, Cina, Svezia, Germania e Ucraina. Il mercato italiano, in un contesto particolarmente complesso, si è consolidato con un soddisfacente +1% dopo alcuni anni precedenti di crescita ben più sostanziosa. La produzione totale annua ha raggiunto le 25 milioni di bottiglie”. Ed ora Ruffino, con il cuore nel Chianti Classico, mette più di un piede nel Veneto del Prosecco e Pinot Grigio delle Venezie, tra gli altri, indicando in maniera chiara i suoi programmi di ulteriore sviluppo futuro.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli