Riportare la periferia di un borgo medievale alla bellezza, restituendo il terreno alla natura con uliveti e vigneti. Così l’imprenditore umanista Brunello Cucinelli ha raccontato il suo progetto di restituzione alla bellezza della periferia di Solomeo, piccolo paese a pochi chilometri da Perugia dove l’impero del cachemire di Cucinelli ha preso vita. Così, 100 ettari di campagna sono tornati al loro splendore rinascimentale, in tema con la restaurazione dell’intera Solomeo, avvenuta anni fa sempre per mano della Fondazione Cucinelli. E cos’altro poteva riportare la coerenza nel paesaggio della campagna umbra se non gli ulivi, e le preziose viti, che adesso hanno sostituito i capannoni industriali, figli di un boom economico che ha lasciato dietro di sé le sue costruzioni in cemento. Ma, in coerenza col suo pensiero di “capitalismo umano”, il terreno non è stato restituito “solo” alla natura: negli ettari restaurati, sorge anche una cantina, un teatro, un bosco (il Bosco della spiritualità) e una chiesa, la Chiesa di San Bartolomeo, tutti all’interno del Progetto per la bellezza.
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