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LA CASE HISTORY

A “lezione” nel Soave per imparare a gestire i territori agricoli Patrimonio dell’Umanità

In aprile faranno tappa nel territorio gli studenti del primo Master sui patrimoni agricoli di rilevanza mondiale Gihas della Fao
FAO-GIAHS, SOAVE, Italia
Il territorio di Soave è stato riconosciuto Giahs dalla Fao

Diventare un territorio patrimonio dell’umanità è complesso, ma gestire il territorio dopo tale riconoscimento non lo è di meno. E così, Soave (che a fine 2018 è stato riconosciuto come patrimonio agricolo di rilevanza mondiale, il primo in Italia legato alla viticoltura riconosciuto dal Comitato Scientifico della Fao nel programma Giahs - Globally Important Agricultural Heritage Systems), sarà uno dei casi di studio del primo Master dedicato ai patrimoni agricoli di rilevanza mondiale Gihas, di scena a Firenze dal 15 gennaio, supportato dalla FAO, Regione Toscana, Convention on Biological Diversity, World Bank, Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e Università di Firenze.
Un percorso importante, che vedrà 25 studenti provenienti da 4 continenti acquisire gli strumenti per creare modelli di sviluppo agricolo sostenibile dei territori rurali che, secondo il programma Fao, devono diventare un esempio di come l’ambiente agricolo si possa integrare con la vita delle comunità assicurando reddito e nel contempo mantenere la biodiversità e l’equilibrio ambientale.
E che, in aprile, visiteranno Soave insieme al direttore del Consorzio del Soave, Aldo Lorenzoni, e Chiara Mattiello, autori della candidatura, per vedere come la viticoltura del territorio sia un chiaro esempio di mantenimento dell’equilibrio tra tradizione e innovazione. Un sistema, quello del Saove, che vede un’intera comunità di viticoltori intenti a mantenere un’agricoltura eroica sulle colline, assicurando un reddito che permetta di prosperare. Il programma Giahs mette, infatti, l’uomo al centro, e parla di conservazione dinamica per permettergli di diventare un custode attento delle sue terre in un’ottica di sostenibilità olistica, in pieno equilibrio con le risorse ambientali.
E sul riconoscimento a Patrimonio agricolo per l’umanità sarà incentrata anche la Soave Preview 2019, di scena a Soave il 17 e il 18 maggio, dove, tra vino e degustazioni, si rifletterà anche sulle opportunità e le sfide che nei prossimi anni dovrà affrontare uno dei territori delle produzioni bianchista più importanti d’Italia.

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