Vestire ogni bottiglia come farebbe un sarto con una persona, o meglio, arredare il luogo dove affina ogni vino come fosse una casa di pregio, unendo “l’Italia della raffinatezza e dei sapori, l’Italia dell’innovazione e del carattere”. Nasce così la collaborazione tra Bellavista, la griffe di Franciacorta del gruppo Terra Moretti, con la prestigiosa maison Dedar, che, dal 1776, crea in Italia tessuti e carte da parati di pregio (e che, dal 2011, collabora con un marchio del calibro di Hermès, ndr). E così, il packaging dei millesimati di Bellavista, ora, si veste con le creazioni di Dedar, ispirate “al disegno delle incisioni di monumenti classici ricchi di fascino e di storia e immersi in una natura esemplare”, che raccontano il carattere di ogni vino. E così, per esempio, il “vestito” del Pas Operé è ispirato alle architetture di Pompei, da dove prende ispirazione anche quello del Nectar, che prende spunto da una pittura murale dedicata alla Dea Iside, mentre il Satèn prende la forma del Ninfeo ritratto a Villa di Papa Giulio Terzo a Roma, ed il Rosè ricorda i Giardini di Villa Doria Panfili, sempre nella capitale.
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