Le mode, in ogni settore, possono essere passeggere, o diventare trend consolidati. Ma, in ogni caso, sono fenomeni di cui i player di mercato devono tenere conto, anche nel vino. E tra i tanti, emerge che i giovani consumatori, i cosiddetti “Millennials”, ed in particolare le donne, sono conquistati da i vini definiti “naturali”, da quelli prodotti in anfora e da quelli che nascono dalla viticoltura eroica. Emerge da una ricerca di Tannico, leader dell’e-commerce di vino italiano, che ha raccolto i dati di oltre 100.000 consumatori, tra il 2015 ed il 2018. Da cui emerge, per esempio, come la quota di mercato per queste tipologie di vini sia quasi raddoppiata, passando dall’8% al 15% sul totale del venduto di Tannico, evidenziando un’attenzione crescente e sempre più consapevole del consumatore verso metodologie e prodotti sempre più ricercati. All’interno del gruppo dei “Vini coraggiosi”, a cui Tannico ha dedicato una sezione della sua offerta, spiccano i vini vegani (65%), seguiti dai naturali e dai vini “eroici” (entrambi pari al 14,3% ciascuno) e infine i vini macerati che rappresentano ancora una nicchia scelta da meno del 2,5% dei consumatori analizzati. Per quanto riguarda la provenienza geografica dei vini acquistati, vengono dall’Italia il 66% dei vini biodinamici venduti e il 60% dei vini derivati da viticoltura eroica. Sul fronte vegan, i clienti Tannico scelgono invece etichette straniere: dall’estero arriva infatti il 67% dei vini vegani acquistati, mentre sostanziale parità per l’origine dei vini naturali (50,4% dall’Italia e 49,6% dall’estero) e macerati (45%-55%). Dai dati di Tannico, ancora, emerge come le donne si dimostrano più “coraggiose” e disposte a sperimentare degli uomini, con le scelte d’acquisto che superano quantitativamente quelle maschili per quanto riguarda i vini naturali ed eroici (+12% rispetto al sesso opposto), biodinamici (+7,1%) e vegani (+7,5%). I Millennial invece, per definizione attenti alle ultime tendenze e al consumo consapevole, non seguono tanto il filone vegano (-20% di acquisti rispetto agli altri consumatori), mentre amano vini macerati (+35%) e naturali (+17%). E la curiosità è che la crescita maggiore nel consumo di questi vini la guida chi ha un reddito basso (sotto i 12.000 euro all’anno) e chi invece ce l’ha molto elevato (sopra i 42.000 euro): nel primo caso gli acquisti sono cresciuti del 3,2%, nel secondo del 6,3% rispetto a 4 anni fa.
Tra i vini coraggiosi analizzati dalla ricerca, sottolinea Tannico, ci sono i vini biodinamici, “certificati da enti privati e prodotti da aziende vinicole completamente autonome dal punto di vista energetico, in sintonia con l’ambiente e le fasi lunari”; i vini naturali, ovvero “tutti quei vini che si legano a un processo spontaneo di evoluzione senza l’uso di fertilizzanti, diserbanti o concimi e con un contenuto di solfiti molto basso o uguale a zero”, i vini vegani, ottenuti senza l’utilizzo di ingredienti, additivi o coadiuvanti di origine animale, i vini macerati e i vini coltivati secondo la viticoltura eroica, frutto di un vero e proprio lavoro visionario in luoghi remoti o dove clima, pendenza e altitudine rendono ancora più difficile il raggiungimento dell’obiettivo finale.
E, per gli appassionati dello Zodiaco, Tannico ha classificato i consumatori di “vini coraggiosi” anche in base al segno. “L’Ariete rimane convinto delle sue scelte anche in tema vino, ed è il segno che maggiormente segue il trend “coraggioso” (+10,24%), seguito dal Leone (+9,52%), altro segno fieramente deciso, e dai Pesci (+5,5%), equilibrati, altruisti e attenti all’ambiente. L’Acquario, nonostante la vena anticonformista, risulta il segno con meno consumo di questa tipologia di vini (-10,5%), e risulta insieme al Cancro (-5,2%) e allo Scorpione (-4,69%) tra i più refrattari all’acquisto”.
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