Immaginare il sommelier non solo come conoscitore di vino, curatore di carte e del servizio dei ristoranti, ma quasi come “guida turistica” del vino, come attore fondamentale dell'accoglienza in cantine e degustazioni, ma anche come accompagnatore degli appassionati nei territori, per aiutarli nella conoscenza non solo del vino, ma anche della cultura e della storia del territorio, a 360 gradi: è lo spunto lanciato dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier, da Vinitaly, in un filone, quello dell’enoturismo, “di cui si parla tanto, anche dopo l’approvazione del Decreto sull’Enoturismo firmato di recente, ma spesso - spiega il presidente Ais Antonello Maietta - si dimentica proprio il ruolo della figura del sommelier, che può svolgere anche questa funzione. A patto che ci sia una formazione specifica, come ogni professione richiede, in un percorso che stiamo mettendo a punto e che stiamo pensando soprattutto per i giovani, visto che sono in molti i Millennials che frequentano i nostri corsi. E può diventare anche un’occasione per formare nuove figure professionali e creare lavoro, di cui c’è un gran bisogno”. Tema che sarà al centro del Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, di scena a Verona dal 22 al 24 novembre 2019, dove sarà di scena anche il concorso dedicato al “Miglior Sommelier d’Italia - Premio Trentodoc”, grazie alla partnership tra Ais e Istituto Trentodoc, rinnovata dai presidenti Antonello Maietta ed Enrico Zanoni a Vinitaly.
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