Cameriere il conto, pago in follower. Sembrerebbe una frase da serie Netflix, invece è realtà. Sempre più ristoranti si affidano alla formula del pagamento in visibilità social. A tracciare il solco di questa inusuale forma di mercato era stata una catena di sushi, This is Not a Sushi Bar, a Milano.
Esperimento riuscito, secondo quanto riportato da Rtl 102.5, e subito replicato anche in altri ristoranti. L’attività social al ristorante, analizzata su un arco di tre mesi ha raggiunto 7 milioni di iscritti al social network con i post di “soli” 133 influencer, con in media un numero di follower ciascuno tra i 1.000 e i 50.000.
Come si convertono i prezzi dei piatti in follower? Semplice, dai 1.000 ai 5.000 si ottiene un piatto gratuito, dai 5 ai 10.000 due, dai 10.000 ai 50.000 quattro, dai 50 ai 100.000 otto piatti e invece una cena gratuita se i follower sono più di 100.000. L’attività consiste nel pubblicare un post e taggare il ristorante.
. Crescono gli incassi, dopo un mese di conti pagati in follower, la catena che ha lanciato l’iniziativa ha registrato un fatturato aumentato del 13,4%, ed un ulteriore +7% nei seguenti mesi. È cresciuto anche l’importo di spesa medio, registrando uno scontrino che si è alzato da 36 a 41 euro. Come si dice in questi casi, chi taggerà, vedrà.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025