Una parola è centrale nell’attualità contemporanea: clima. Le condizioni atmosferiche pesano infatti sulle scelte dei consumatori italiani, influenzando così il clima, in questo caso di fiducia del settore ristorazione.
Come riporta Fipe, infatti, il maltempo di maggio ha condizionato negativamente la performance economica del secondo trimestre 2019. Secondo le indagini a campione di Fipe, il sentiment delle aziende del settore della ristorazione rispecchia un dato negativo. Un calo del -22,7% delle valutazioni positive del trimestre 2019, questo significa che la maggioranza hanno riscontrato flessioni, tra flussi di clientela e fatturato. Inoltre risultano in flessione i costi di approvvigionamento e vendita.
Anche le valutazioni sull’occupazione riflettono la dinamica del fatturato che perde 2,7 punti sul 2018.
In generale, il clima di fiducia scende a 93,6, nove punti al di sotto del valore registrato un anno fa (102,2).
Quali sono, dunque, le aspettative sul terzo trimestre del 2019? Fipe traccia un’aspettativa all’insegna dell’incertezza, in particolare riguardo alle performance economiche aziendali e all’occupazione. E’ atteso un leggero ritocco dei listini. L’indicatore sintetico del clima di fiducia perde 4 punti nel confronto con il trimestre precedente e peggiora ulteriormente nel confronto con il 2018 a testimonianza di un quadro caratterizzato da incertezza e sfiducia.
L’inversione di tendenza riguarda il secondo trimestre. Infatti, nei primi tre mesi del 2019, l’indice del fatturato per il settore ristorazione è stato pari a 91,8, segnando una variazione sul 2018 del +2,6%. Nel complesso del turismo (alloggio e ristorazione) l’indice del fatturato ha segnato un incremento del +1,8% per effetto della performance negativa dei servizi di alloggio (-0,9%).
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