Dentro al concetto di “italian lifestyle”, la presenza del vino, nelle sue declinazioni d’eccellenza, è un dato di fatto, accanto alla moda, al design e, più in generale, al luxury, che ha fatto l’Italia grande nel mondo, dagli Usa, ormai qualche decennio fa, alla Cina, dove i brand tricolore, specie della moda, straripano dalle vetrine dei mall. E proprio tra moda e vino, dieci anni fa, si è “consumato” un matrimonio all’epoca ambizioso, oggi decisamente solido: la Vendemmia di Montenapoleone, che a Milano oggi coinvolge ben 150 negozi in sette vie storiche del quadrilatero, ed altrettante griffe del vino, grazie alla regia di Montenapoleone District, l’associazione dei commercianti del quartiere della moda, guidata da Guglielmo Miani. Che a WineNews racconta di una “manifestazione che vuole diventare sempre più internazionale, che possa attrarre una clientela straniera cui far vivere un’esperienza unica a Milano”. Ma non solo, perché il format meneghino nel 2017 è sbarcato a Roma, grazie al supporto dell’associazione di Via Condotti, dove torna dal 14 al 20 ottobre con una partnership d’eccezione, quella con il “Gambero Rosso”, che proprio oggi ha presentato le sue “Wine Weeks” (dal 14 al 28 ottobre).
Ma unire i grandi marchi della moda alle eccellenze enoiche non è un’operazione destinata a rimanere dentro gli italici confini. Le potenzialità di un format così, sui mercati esteri, sono evidenti, e lo sa bene lo stesso Miani, che punta dritto sulla Cina. “Il desiderio di andare a Shanghai con la Vendemmia è proprio quello di far conoscere i vini italiani ai cinesi attraverso un’esperienza che possa diventare uno sprono a scoprire le produzioni del Belpaese e magari a venire a vivere un’esperienza enogastronomica in Italia”. Non ci sarà da aspettare molto, perché “a marzo 2020 faremo la prima Vendemmia di Montenapoleone a Shanghai, ma può diventare un format da portare in giro, a partire proprio dalla Cina, dove sono affamati di lifestyle italiano, con l’obiettivo duplice da una parte di far crescere le importazioni di vino italiano nel Dragone, dall’altra di portare i big spender cinesi in Italia”. E allo studio, ma senza una deadline certa, c’è anche lo sbarco negli Usa, mercato fondamentale per il vino italiano, che da qualche tempo, però, fa fatica a crescere ...
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