Quella di degustare il vino è un’esperienza sensoriale che non riguarda certo solo il gusto, e l’olfatto. Proprio per questo, il vino è per tutti, e non esclude nessuno: o almeno, è questo uno dei progetti che sta più a cuore a Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), che, da anni, porta avanti iniziative per coinvolgere in degustazioni e seminari le persone ipovedenti. A Torino, il 12 ottobre, l’ultimo appuntamento, quello con gli “alleati” di lunga data dell’Unione Italiana Ciechi a cui, per la Vendemmia di Torino, Onav consegnerà il Manuale dell’Assaggiatore “in versione parlata”. Si tratta di una versione con testi adattati, letti da alcune voci femminili di Onav Torino, che andrà ad arricchire il catalogo della biblioteca dell’Unione Italiana Ciechi. E arricchirà anche “Ascolta il vino”, il progetto nato nel 2003, anno europeo delle persone con disabilità, voluto da Vito Intini, presidente nazionale degli Assaggiatori, con l’obiettivo di promuovere corsi speciali di avvicinamento al vino dedicato a ciechi e ipovedenti che ha coinvolto circa 200 persone.
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