Oltre il 70% delle tecnologie enologiche nelle cantine di tutto il mondo è italiano. Ed i dati registrano costantemente un segnale d’aumento, confermato anche dai numeri dei primi 5 mesi 2019 che vedono un incremento del 10% sul 2018. Il volume totale d’affari si attesta su 900 milioni di euro (dopo aver toccato, nel 2018, i 2,3 miliardi di euro complessivi). A registrare performance positive sopra le aspettative sono state le macchine per imbottigliamento e confezionamento, che crescono di oltre 50 milioni di euro (+10% sul 2018). In base ai dati raccolti, sono, in particolare, le macchine etichettatrici che hanno favorito questo incremento in quanto sono aumentati gli investimenti delle cantine per avere etichettatrici più flessibili. Tra i Paesi con una crescita più significativa sotto questo aspetto, ci sono Argentina, Croazia, Grecia, Messico, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Vietnam, Stati Uniti. Stabili i grandi Paesi come Francia, Germania. In forte flessione la Cina. Ecco i dati del settore, rilanciati da Simei, la più importante fiera del mondo nel settore della tecnologia in cantina, firmata Unione Italiana Vini (Uiv), organizzazione condotta da Ernesto Abbona, di scena a Fiera Milano Rho, dal 19 al 22 novembre, con un ricco programma di convegni che accompagneranno i lavori, e che toccheranno argomenti come l’architettura, il visual design, il packaging e la sostenibilità, proiettando la fiera oltre la reale dimensione espositiva, per aprirsi sempre di più al confronto costruttivo.
Il primo appuntamento da segnare in agenda è con l’archistar Olivier Chadebost, che, nel convegno “Architetture e cantine: temi e strumenti” (19 novembre), spiegherà l’importanza di costruire cantine ad immagine e somiglianza dell’impresa, dei suoi vini e del territorio, unendo l’utilità e la funzionalità alla bellezza. Sul tema sempre attuale del cambiamento climatico, Unione Italiana Vini organizzerà “Bollicine e sostenibilità: la risposta di Franciacorta, Cava e Champagne” (20 novembre), per approfondire il focus sulla sfida che il mondo della spumantistica “metodo classico” ha lanciato per rafforzare la competitività a fronte dell’impatto sull’ambiente, mediante una gestione sostenibile delle pratiche in vigneto e dei processi in cantina.
Sarà la volta, quindi, del seminario, organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, “Tecniche non distruttive per la viticoltura e l’enologia: sfide e opportunità nell’ambito dell’industria 4.0” (20 novembre), che farà il punto sul livello tecnologico raggiunto in questo settore focalizzando l’attenzione sulle tecnologie non distruttive a disposizione degli operatori della filiera e prospetterà alcune soluzioni oggetto di studio di due progetti a cui partecipa il Dipartimento: il progetto I-Grape (progetto finanziato dalla Comunità Europea) e il progetto Adam (progetto finanziato dalla Regione Lombardia).
Salirà poi in cattedra anche il Master of Wine Justin Knock, accompagnato dal presidente e ad della Bertani Domains, Emilio Pedron per portare al Simei un altro tema d’avanguardia, “Vino e legno: strategie di affinamento. Quale futuro?” (21 novembre): i due esperti analizzeranno l’evoluzione dell’uso del legno (botti e barriques) nel vino negli ultimi 30 anni, partendo da una ricerca condotta su alcune delle aziende vinicole più importanti di Francia, Italia, Stati Uniti, Australia, Spagna, Sud Africa, Cile e Argentina.
L’importanza dei materiali e il controllo delle materie prime della filiera del vino saranno protagoniste, invece, del “Progetto di Revisione condivisa tra Laboratori di Analisi dei Metodi di controllo dei Tappi in Sughero” (20 novembre) che chiede ai laboratori di rivedere compiutamente ogni metodologia e ridefinirne procedure, espressione dei risultati e relativa comunicazione al cliente, in maniera condivisa e uniforme. Novità assoluta e tema caldo 2019 sarà la prima Convention mondiale delle Donne del Vino, che metterà al tavolo le più importanti figure femminili legate al mondo vitivinicolo per confrontarsi sul tema delle “Donne del vino: opportunità e sfide” (20 novembre): sarà l’occasione per tornare a ribadire l’importanza di fare rete, scambiarsi informazioni, misurare le competenze e condividere conoscenze reciproche per dare un contributo alla crescita del settore: un momento di confronto tra le donne del vino che in tutto il mondo lavorano per dare alla categoria più opportunità e dare al vino più vantaggi dalla presenza femminile.
Grazie a Valoritalia, poi, con il convegno dal titolo: “Vino sostenibile: opportunità per le aziende, valore per il mercato” (21 novembre) si affronterà il tema della sostenibilità certificata come un’ulteriore occasione per il mondo produttivo, oltre che un vantaggio per l’ambiente e la società. Interessante anche l’intervento “La frode vinicola - Minacce al mercato del vino” (21 novembre) a cura di Maureen Downey, uno dei maggiori esperti autenticatori di vino al mondo soprannominato lo “Sherlock Holmes del Vino”, che tratterà questo delicato argomento alla luce delle attuali problematiche relative alle frodi sul mercato del vino e alla contraffazione contro la quale lotta da sempre il settore. Per la prima volta, inoltre, approda a Milano la “Spirits Valley”, la “Silicon Valley” (20 novembre) dei distillati: una delegazione proveniente dalla valle del fiume Charente in Francia, dove si concentra metà della produzione mondiale di alcolici Super-Premium, offrirà, in un convegno dedicato, una panoramica della più importante tradizione produttiva e culturale del “saper fare” nell’industria dei distillati.
Non mancherà uno degli appuntamenti più attesi, la premiazione del Technology Innovation Award, il concorso che valorizza e premia le migliori innovazioni di prodotti o processi (e presentati da imprese di Simei): le migliori imprese saranno decretate il 19 novembre. Infine, la conferenza stampa di “Enovitis in campo 2020” (20 novembre), l’unica fiera dinamica organizzata in Italia da Unione Italiana Vini interamente dedicata alle tecnologie per la viticoltura.
“Il Simei n. 28, che si preannuncia fiera davvero innovativa e trasversale per il made in Italy, è un appuntamento imperdibile - commenta Ernesto Abbona, presidente Unione Italiana Vini (Uiv) - sia per l’internazionalizzazione del settore delle macchine per l’enologia e per l’imbottigliamento, grazie ad una vasta operazione di incoming che ha richiamato operatori e produttori provenienti dai cinque continenti, sia per le nuove partnership siglate con le organizzazioni di categoria. Tutto questo a conferma della leadership che Simei si è guadagnata negli anni in questo comparto”.
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