“Il vino è il simbolo principe del made in Italy, una leva strategica per la crescita dell’Italia nel mondo, un settore che è cresciuto più e meglio degli altri dell’agricoltura ed in un tempo relativamente breve. Il vino (ed anche il cibo) devono, però, adesso entrare realmente nei programmi di cultura e di educazione alimentare nelle scuole italiane”. Franco Ricci, il “regista” della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), uno dei centri più importanti in Italia per la cultura e la formazione del vino, non ha dubbi su cosa si deve investire, nel presente e nel futuro, dell’Italia del vino. E, nelle sue attività, a Roma, Franco Ricci riesce sempre a realizzare eventi in cui il vino allarga il suo valore comunicazionale: “il vino (e il cibo) sono - continua Ricci - la ricchezza più grande del nostro Paese (che vale 538 miliardi di euro, ovvero il 25% del Prodotto Interno Lordo d’Italia), ma adesso, per fare un salto di qualità, dobbiamo crescere nella cultura degli italiani verso e per il settore”.
Che vuol dire anche chiamare personaggi e vip in una sorta di testimonianze positive verso il vino e suo mondo, ogni anno diverse. Quest’anno, per la Guida Bibenda 2020 (800 i migliori di tutte le Regioni italiane), l’altro ieri, a Roma, ad esempio, siamo passati da Maupal (al secolo Mauro Pallotta, il 46enne streetartist di Roma che nel tempo si è fatto conoscere per aver raffigurato per le strade della Capitale personaggi celebri - da Papa Bergoglio alla Regina Elisabetta, a Donald Trump - impegnato in un racconto del vino sul muro del Rome Cavalieri) al giornalista Franco Di Mare e alle giornaliste conduttrici del Tg1 e Tg3 Floriana Bertelli e Emma D’Aquino, da uno dei maestri della cucina italiana Gianfranco Vissani alla mitica cuoca Lidia Bastianich, con il figlio e uomo tv ed artista Joe Bastianich. Ed ancora il giornalista più famoso d’Italia Bruno Vespa, il cantante Al Bano ... E chiaramente i vignaioli d’Italia: uno per tutti, ieri sera, Roberto Conterno, Mister Monfortino, l’icona che nelle aste del mondo incarna la classicità del Barolo e spunta cifre da capogiro pari soltanto ai grandi cru di Borgogna e di Bordeaux. Conterno il cui Barolo Monfortino Riserva 2013 è tra le migliori 10 etichette di Bibenda 2020, il premio riservato ai vini - solo 10 su 27.000 - valutati non solo in base alla degustazione, ma secondo altri criteri rispetto a quelli previsti dal metodo di valutazione ufficiale, vini che hanno trasmesso emozioni, ascoltando l’anima, la mente e il cuore. E tra i quali ci sono anche I Capitelli 2016 di Anselmi (con Roberto Anselmi), il Montefalco Sagrantino Chiusa di Pannone 2012 di Antonelli San Marco (Filippo Antonelli), il Radix 2015 di Casale del Giglio (Antonio Santarelli), il Bianko 2017 di Macondo (Lorenzo Catasta), il Moscato d’Asti Lamoscata 2018 di Mongioia (Riccardo Bianco), il Valpolicella Superiore Vigneto di Monte Lodoletta 2013 di Romano dal Forno, l’Alto Adide Sauvignon The Wine Collection 2016 di San Michele Appiano (Anton Zublasing), il Rossese di Dolceacqua Superiore Poggio Pini 2017 di Tenuta Anfosso (Alessandro Anfosso), e l’Etna Bianco A’ Puddara 2017 di Tenuta di Fessina (Silvia Maestrelli). Come ormai da tradizione, premio anche al migliore enologo Premio Giacomo Tachis, Barbara Tamburini, accanto ai riconoscimenti al miglior giornalista del vino, Floriana Bertelli (la conduttrice del Tg 3), al miglior agente di commercio del vino, Bruno Vernuccio, e al migliore scrittore del vino, Andrea Zanfi.
Dulcis in fundo: emesso ieri 30 novembre il francobollo che celebra la guida del vino Bibenda 2020 (la n. 20, e dentro la guida cartacea ci sono tutti i francobolli emessi da sempre da Poste Italiane sul vino).
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