C’è Walter che, ripiantando un vitigno dimenticato dei Colli Tortonesi, produce uno dei migliori vini bianchi al mondo; c’è Luigi, uno degli ultimi maestri d’ascia di Genova, che sta trasmettendo il suo sapere a Kamal; e poi c’è Manuel che in Molise crea un rarissimo pecorino in anfora. Sono queste solo alcune delle storie di uomini e donne che hanno rifiutato di abbandonare i luoghi di origine, i mestieri antichi, la coltivazione di piante locali poco richieste o l’allevamento delle specie autoctone, e hanno scelto di restare e valorizzare secoli di conoscenza, raccolte in “Terra!”, il nuovo volume in questi giorni in libreria di Federico Quaranta, conduttore radio e tv appassionato (con Andrea Caterini, prefazione di Mimmo Calopresti, postfazione di Angelo Mellone), che gira l’Italia per raccontarne la bellezza e i sapori, scoprendo che dietro i prodotti d’eccezione che la nostra terra ci regala, si nascondono vite altrettanto eccezionali.
Come un cantastorie, per “Terra!” (Sperling & Kupfer, pp. 224, prezzo di copertina 16,90 €) Federico Quaranta ha incontrato chi con il cuore al passato e l’occhio al futuro, si impegna a riportare in vita le tradizioni e a consegnarle a noi oggi, forti e produttive, ha lavorato con loro e si è fatto raccontare le scelte di vita, in direzione ostinata e contraria, dimostrando che, con intelligenza e sensibilità, è possibile crescere in sintonia con la natura, amando e conservando, anziché distruggere, il nostro territorio. Basta seguire la vocazione scritta nel nostro Dna e nella nostra storia: perché dove si trovano le radici c’è anche la linfa migliore per crescere.
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