All’avanguardia, ecocompatibile ed ecosostenibile, immersa tra i vigneti della Franciacorta e specializzata unicamente nella produzione delle celebri bollicine. Una cantina ipogea (di 8.000 mq) che dialoga col territorio, in un perfetto esempio di architettura che unisce la modernità e la tecnologia di ultima generazione in completa armonia con quest’ultimo. Ecco la nuova Monte Rossa, il progetto della cantina che la storica griffe delle bollicine si regala a 50 anni dalla fondazione, con un investimento previsto di 7 milioni di euro, in dialogo e in un progetto con il territorio, pensato a più mani tra l’azienda, il Comune di Cazzago di San Martino e lo studio MP Engineering guidato da Pierangelo Scarogni e Luigi Servoli.
“Abbiamo scelto di realizzare questo nuovo progetto, per poter ripagare i consumatori di tutta la fiducia che ci hanno riservato in questi anni - spiega il patron Emanuele Rabotti, artefice del rinnovamento della cantina verso il futuro, abbandonando la strada dei vini fermi alla ricerca dell’eccellenza nel Franciacorta, ed investendo nella tecnologia e nella continua sperimentazione - non è previsto un aumento della produzione, ma solo un intervento di ottimizzazione del nostro lavoro, per garantire il meglio della qualità, mantenendo però gli aspetti di un’azienda d’alto artigianato che vuole valorizzare il territorio”.
La nuova cantina che sorgerà a partire dal 2020 a Barco di Cazzago - con la previsione di terminare i lavori nel 2021 quando la cantina compirà 50 anni dalla fondazione, nel 1972, da parte di Paolo Rabotti e Paola Rovetta, una realtà, oggi, di 70 ettari di vigneti ed una produzione che si attesta tra le 400 e le 500.000 bottiglie all’anno - servirà per riorganizzare l’attuale azienda e sarà destinata al 90% alla produzione e ospiterà anche alcuni uffici amministrativi. La storica struttura di Monte Rossa con l’antico palazzo e la “vecchia“ cantina, invece, sarà valorizzata e destinata agli eventi e allo stoccaggio dei vini Riserva o dei top di gamma come il Cabochon.
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