La fine dell’anno, tra cenoni e brindisi, è un momento topico per il consumo di vino e per il fatturato delle cantine Belpaese. Ma di scorte ne restano eccome: al 15 dicembre 2019, nelle aziende d’Italia, erano a dimora 53,4 milioni di ettolitri di vino, 10, 6 di mosti e 8,5 di vino nuovo ancora in fermentazione, con una situazione molto simile a quella della stessa data del 2018. A dirlo il bollettino “Cantina Italia” dell’Icqrf (Ispettorato Controllo Qualità e Repressioni Frodi), su dati del registro telematico. Il 51% del vino detenuto è Dop, con una prevalenza del rosso (50,5%). Il 27,1% del vino è a Igp, anche qui con prevalenza del rosso (53,4%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,4% del totale. Il restante 20,6% è costituito da vini da tavola, mentre i vini da agricoltura biologica rappresentano il 6,5% del totale.
I dati, inoltre, confermano i trend registrati nel 2019, con le Regioni del Nord che detengono il 59% del vino nazionale, Veneto in testa con 13,3 milioni di ettolitri, mentre le prime 10 denominazioni per volume (nell’ordine Prosecco Doc, Igp Terre Siciliane, Doc Sicilia, Igp Puglia, Doc delle Venezie, Igt Veneto, Igt Salento, Igt Toscana, Igt Rubicone e Montepulciano d’Abruzzo Doc) che costituiscono oltre il 42% dei vini a denominazione.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024