Ascoltare live musica underground, solo di artisti e band emergenti, e dunque, per la prima volta, e degustare un vino, solo etichette ricercate, e, di conseguenza, forse mai assaggiato prima, nella prima urban winery italiana. È l’idea di Musica Urbana, il format eno-musicale di Cantina Urbana a Milano, che, da San Valentino all’11 giugno, accanto ai vini offre agli eno-appassionati avventori un calendario di nomi che si affacciano nel panorama musicale italiano, con il vino che diventa testimonial e promotore della musica d’autore, in un connubio da sempre ricco di sorprese.
Tra le barriques di Cantina Urbana, il 14 febbraio si esibiranno i Tropical Jeesus live selecta, con una selezione musicale curata e accompagnata live da Piergiorgio Idà Lojercio che nelle performance alterna DrumPad, Bass, Ukulele e Latin Percussion. Una scaletta dinamica e dal gusto tropicale per una serata non convenzionale e un progetto tutto nuovo da ascoltare all’insegna del troswing, l’indie, il reggae e la cumbia. Ad accompagnarli, i cicchetti, i taglieri di salumi e formaggi dell’Oltrepò Pavese, e “Il piatto del Cantiniere” (Puccia pugliese con spalla cotta di Mora Romagnola di Zavoli accompagnata da pomodori confit, cipolle, peperoni piccanti salentini, senape e salsa verde fatta in casa). Alessandro Martini - in arte Martiny - giovanissimo artista dal sapore sofisticato ed essenziale, che ha fatto del gusto il suo principale motivo di successo e identità, invaderà la Cantina con il suo it-pop con influenze alt-rock anni Novanta, il 19 marzo, mentre il mese del design vedrà protagonista il duo Gianlu&Giulia (16 aprile): un progetto di rielaborazione di brani classici dagli anni Ottanta e Novanta fino agli inizi di questo secolo, dai Portishead a Bob Marley, da Elliot Smith a Beck, da Bruce Springsteen a Britney Spears, tra sonorità smooth Jazz, venature Blues e tinte Reggae. Quindi, sarà la volta della voce di Ginger Ale e della chitarra di Claudio La Gumina - in arte Clale - e della loro musica Soul-pop (14 maggio). Infine, l’11 giugno toccherà al cantautore indipendente, polistrumentista, compositore e autore Salvoemme ed il suo fresco mix musicale tra quell’impronta “vintage” dei grandi classici degli anni Sessanta e Settanta e il più moderno pop, unitamente ad una lirica personale, vera, semplice, ma a stretto contatto con la complessità delle vicissitudini universali dell’animo umano e con la quotidianità degli anni zero.
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