La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) ha chiesto a Veronafiere lo slittamento al 2021 di Vinitaly. La richiesta, presentata il 10 marzo nel confronto tra VeronaFiere e i presidenti di filiera - spiega una nota Fivi - arriva per l’effettiva difficoltà delle cantine a conduzione familiare di essere fisicamente presenti nelle nuove date di giugno, periodo in cui il lavoro in vigna è tanto, ma anche per la situazione di emergenza che coinvolge in questo momento non solo il nostro Paese, ma anche altri Stati europei e del resto del mondo.
“Ci siamo confrontati internamente sulla questione di un Vinitaly a giugno - dichiara Matilde Poggi - e la maggioranza dei 220 vignaioli che avevano già dato adesione alla Fiera si è detta favorevole ad uno slittamento al 2021. Fivi è stata l’unica associazione (tra le presenti) al confronto con VeronaFiere che ha presentato questa posizione. Se, nonostante la nostra richiesta, Vinitaly 2020 verrà confermato, ci riserviamo di avviare un confronto con Veronafiere per valutare a fine emergenza i termini di una nostra eventuale partecipazione”.
Così la guida di una associazione che mette insieme 1.300 produttori del Belpaese da tutte le regioni italiane, per un totale di 13.000 ettari di vigneto, per una media di 10 ettari vitati per azienda agricola, 95 milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato che sfiora gli 800 milioni di euro, di cui 330 dall’export.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024