Piemonte e Francia, Langhe e Borgogna, mai così vicini come sotto il martello di Bolaffi. Che, ieri, nonostante il momento di emergenza, ha messo all’incanto 318 lotti di fine wines e spirits, in un’asta andata in scena ovviamente online, con decine di collezionisti ed appassionati connessi, capace di raccogliere, in tutto, 280.000 euro, grazie al 95% dei lotti assegnati. Quattro sono i top lot del vino da segnalare, in rigoroso ordine di assegnazione: al primo posto, sei bottiglie di Barolo Monfortino Riserva 1985 di Giacomo Conterno, battute a 6.250 euro, quindi tre bottiglie di Gevrey Chambertin Grand Cru 2009 di Domaine Armand Rousseau, aggiudicate a 5.625 euro, una selezione di quattro bottiglie di Bruno Giacosa, comprendente un Barbaresco Cru Santo Stefano di Neive d’Alba Riserva Speciale Etichetta Rossa 1964, un Barolo Cru Vigna Rionda di Serralunga d’Alba Etichetta Bianca 1967, un Barbaresco Cru Asili di Barbaresco Riserva Speciale Etichetta Rossa 1967, Barolo Collina Rionda di Serralunga Riserva Speciale Etichetta Rossa 1967, assegnata a 4.400 euro, ed infine, immancabilmente, due bottiglie di La Tâche Grand Cru 1976 di Domaine de la Romanée-Conti, battute a 3.900 euro.
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