In un contesto che resta complicatissimo, si iniziano ad intravedere i primi segnali di ripartenza per il wine & food in Italia. A dirlo i dati dell’Osservatorio Signorvino, che forte dei dati raccolti nei suoi 18 punti vendita in tutta Italia, da Milano a Verona, da Merano a Torino, da Bologna a Firenze, all’ultima apertura di Parma, e di un servizio e-commerce partito proprio negli ultimi mesi, ha un punto di vista privilegiato e approfondito delle dinamiche di consumo nel fuori casa. I punti vendita Signorvino, ricorda la eno-catena guidata da Federico Veronesi e Luca Pizzighella, sono stati fra i primi a chiudere ed anche i primi a riaprire, il 17 maggio. E come prevedibile, dopo la riapertura i consumi take away, che hanno vissuto il boom nel lockdown, hanno registrato un prevedibile calo sul 2019 del -48%, per poi tornare a crescere del +3% nel mese di giugno, +6%nel mese di luglio, fino a raggiungere la doppia cifra di crescita nelle vendite nel mese di agosto 2020, segno di una modalità di consumo che, come immaginato da molti, è entrata a far parte della nuova normalità degli italiani. A livello retail, venendo al vino, secondo Signorvino, la categoria che cresce di più in assoluto è rappresentata dai vini rossi leggeri (grado alcool fino a 13 gradi) che crescono di un +5% (incidenza a valore), che raggiunge il +8% se osserviamo nella categoria la sola fascia prezzo della convenienza, quella sotto i 19,90 euro.
I pezzi per scontrino crescono rispetto al 2019 da 2,4 a 3,0, segnale che il consumatore predilige fare scorta dei vini convenienti per il consumo quotidiano e non acquista il vino solo per le grandi occasioni. Anche sul fronte e-commerce la fascia di prezzo più venduta resta quella sotto i 20 euro a bottiglia, con molti che punta sull’acquisto del cartone intero anche per approfittare della consegna gratuita. Ma, nel dettaglio, la categoria che si impone come alto-vendente è quella delle bollicine nella fascia ultra premium, e lo scontrino medio si posiziona saldamente sopra i 100 euro, con una media di 9,2 bottiglie per acquisto. E se nel retail la bollicina premium più venduta resta il Franciacorta, sull’on-line le più gettonate sono invece Trentodoc e Alta Langa. Uno spaccato interessante, che arriva dai dati raccolti da un gruppo che sviluppa un fatturato di 31 milioni di euro, conta più di 1.500 etichette presenti negli store, e quasi 1 milione di bottiglie vendute ogni anno.
“Abbiamo pensato di confermare questa edizione dell’Osservatorio Signorvino pensando che proprio in questo periodo difficile ed a tratti caotico, sia importante dare il proprio contributo per dare indicazioni al settore. In maniera sicuramente cauta, ovviamente - spiega Federico Veronesi - ma ci è sembrato opportuno divulgare un messaggio positivo, di una ripresa verso la quale dobbiamo concorrere tutti, soprattutto le grandi aziende che devono essere mosse da un grande senso di responsabilità. Signorvino in questi mesi ha continuato ad investire, abbiamo due prossime aperture a breve su Milano e quindi numerose assunzioni imminenti: facciamo il possibile per dare il nostro contributo non soltanto in senso aziendale ma verso la collettività”.
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