Da qui al 2050 la disponibilità di acqua dolce del Pianeta è destinata a diminuire del 25%, con conseguenze che andrebbero ad impattare sulla struttura agricola e sulla produzione alimentare. Ma si può fare qualcosa in più per contrastare il cambiamento climatico, all’origine della prossima, grande, sete della Terra: si può iniziare da subito a dare una risposta concreta, combattendo lo spreco di acqua dolce. Soprattutto nelle agricolture dei Paesi economicamente più avanzati, principali consumatori di una risorsa tanto indispensabile, dove è possibile ottenere grandi risultati utilizzando tecnologie già a disposizione. A partire dall’inernet of things e all’intelligenza artificiale, integrate con l’esperienza maturata sul campo, alla base anche del progetto della start-up di Bolzano “Blue Tentacles” (fondata da Silvano Pisoni, Marco Bezzi e Carlo Pellegrini), che Santa Margherita Gruppo Vinicolo ha voluto premiare con il “Corporate Fast Track”, il riconoscimento “tech” del Premio Gaetano Marzotto. Ma come funziona “Blue Tentacles”? In sostanza, i “tentacoli blu” della start-up fondono le più avanzate tecnologie di controllo e diagnosi a distanza con sistemi di irrigazione esistenti. Integrando le tecnologie in uso, adattabili a più colture agricole, si ottimizzano le risorse disponibili, garantendo così le scorte idriche complessive senza mai far mancare alle coltivazioni il giusto apporto d’acqua.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024