Con il Brut Champagne La Grande Année 2012 di Bollinger, alla posizione n. 10, ed il Pinot Noir Ribbon Ridge The Beaux Frères Vineyard 2018 di Beaux Frères (Oregon) alla n. 9, è iniziato, da oggi, ufficialmente il countdown delle prime 10 posizioni della “Top 100 Wines of 2020” by Wine Spectator, considerata la più influente delle classifiche internazionali del vino (basata su qualità, prezzo, disponibilità sul mercato ed “excitement”), che l’11 dicembre svelerà il n. 1, e il 14 dicembre la chart completa. Come sempre, c’è grande attesa tra le griffe del Belpaese, che ripone grosse speranze, in modo particolare, sull’annata 2015 di Brunello di Montalcino e 2016 di Barolo, capaci di conquistare punteggi importanti nell’anno. Ma l’attesa è per tutti, perché, negli anni, la Top 100 di Wine Spectator è stata capace di riconoscere la crescita di tanti altri territori, dall’Alto Adige all’Etna. È una classifica di quelle che possono fare la differenza sul mercato, e che, nell’edizione 2019, aveva selezionato ben 21 etichette italiane su 100, con il Chianti Classico in grande spolvero con 4 (di cui 3 nelle prime cinque posizioni, e tre diverse annate, segno di una costanza qualitativa importante).
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