Nelle cantine italiane, al 30 novembre 2020, c’erano 49,7 milioni di ettolitri in giacenza, il 2,5% in più sul 2019. Numeri a cui vanno aggiunti anche 13,1 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (+2,8%) e 11,6 milioni di ettolitri di mosti (-5,8%). A fotografare la situazione è il report “Cantina Italia” dell’Icqrf, sui dati del Registro Telematico del vino, banca dati che contiene in numeri di “650.000 vasi vinari, 17.000 produttori e registra annualmente 30 milioni di operazioni enologiche”. Il 51% del vino detenuto è Dop, il 26,8% a Igp, mentre i vini varietali costituiscono appena l’1,5% del totale, ed il 20,7% è rappresentato da vini generici. Tra le Regioni, il Veneto come sempre domina, con il 24,6% delle scorte, davanti ad Emilia Romagna (13,5%) Toscana (10,4%), Puglia (9,6%) e Piemonte (8,4%).
Tra le denominazioni al vertice c’è il Prosecco, con 3,4 milioni di ettolitri (8,9%), davanti alle Igt Puglia (1,6 milioni di ettolitri), Toscana (1,4) e Terre Siciliane (1,3), e alla Doc delle Venezie (1,3). Nel complesso, le prime 20 denominazioni e indicazioni geografiche (con Veneto, Sicilia, Rubicone, Chianti, Montepulciano d’Abruzzo, Salento, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Chianti Classico, Trentino, Veronese, Tre Venezie, Franciacorta, Emilia, Barolo e Valpolicella, che si aggiungono alle prime 5), rappresentano il 56,8% delle giacenze totali.
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