La tenuta del Governo è appesa ad un filo, sottilissimo, che oggi pomeriggio, con ogni probabilità, si spezzerà. Dopo il via libera al Recovery Plan, arrivato con l’astensione di Italia Viva, il partito guidato da Matteo Renzi si sfilerà, togliendo il proprio sostegno al premier Giuseppe Conte. Se ci sarà spazio, in Parlamento, per un nuovo Governo, guidato ancora dall’avvocato pugliese o da un tecnico, non è dato saperlo. Sul campo resta viva l’ipotesi di elezioni anticipate, ma, intanto, la certezza, o quasi, sono le dimissioni delle due Ministre e del Sottosegretario di Italia Viva, ossia Elena Bonetti, Teresa Bellanova e Ivan Scalfarotto. Il Ministero delle Politiche Agricole, così, è destinato a cambiare guida, in un momento cruciale per il Paese. E per tutti i suoi settori produttivi, compreso, ovviamente, il vino.
Che ieri, in maniera unitaria, ha scritto proprio alla Ministra Bellanova, o più probabilmente a chi prenderà il suo posto, per sollecitare un aumento delle risorse allocate a favore della misura Promozione Ocm Vino. Come sottolineano nella loro lettera Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza delle Cooperative Italiane, Unione Italiana Vini, Federdoc, Federvini, Assoenologi, “i progetti di promozione Ocm vino Paesi terzi, presentati a valere sui fondi della quota nazionale per la campagna 2020/2021, hanno previsto una richiesta di contributo totale pari a 35 milioni di euro a fronte di una disponibilità di 25 milioni di euro circa. Situazioni analoghe sono state riscontrate in talune Regioni per i progetti presentati a valere sui rispettivi fondi regionali. L’importante partecipazione delle aziende alla misura della promozione è dimostrazione di una forte volontà di investire sul futuro, che va sostenuta ed incoraggiata in questo momento economico a dir poco complesso”.
Così, riprendono le associazioni di filiera nella loro missiva indirizzata al Ministero delle Politiche Agricole, “alcune Regioni hanno deciso di ovviare all’insufficienza di risorse sull’annualità 2020/2021 riducendo la percentuale di anticipo: questo accorgimento consente di soddisfare a pieno le domande di aiuto sulla misura della promozione, senza apportare alcun taglio o, ancor peggio, esclusione dalla graduatoria. È chiaro che questo tipo di intervento rende necessario rimodulare la spesa sulla prossima annualità - la 2021/2022 - destinando maggiori risorse alla promozione. In un tale contesto e considerato il differimento della pubblicazione della graduatoria al 27 gennaio prossimo per allungare i termini dell’istruttoria, con questa lettera la fFiliera vitivinicola ha chiesto al Ministero di valutare quanto deliberato da alcune Regioni: ridurre, per i programmi di respiro nazionale, la quota dell’anticipo erogabile per l’annualità 2020/2021, che potrà essere compensata da un aumento del plafond destinato a sostenere la misura della promozione per il 2021/2022, così da consentire la finanziabilità di tutti i progetti presentati per il 2021, mantenendo invariato il potenziale sostegno anche per l’annualità 2022”.
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