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LO SCENARIO

Vino e Ue: ecco la graduatoria nazionale per l’Ocm Promozione. Ma diminuiscono i fondi del Pns

Per le cantine italiane, nonostante le incertezze, investimenti programmati nel 2021 per 59 milioni di euro (di cui 29,8 di cofinanziamento pubblico)
FONDI UE, OCM PROMOZIONE, PIANO NAZIONALE DI SOSTEGNO, vino, Italia
Vino e Ue: ecco la graduatoria nazionale per l’Ocm Promozione. Ma meno fondi nel Pns

Nonostante la grande incertezza non solo sui mercati, ma su quello che si può o non si può fare, in termini di viaggi, spostamenti, eventi e così via, le cantine d’Italia cercano di buttare il cuore oltre l’ostacolo, e di programmare le attività di promozione internazionale per il 2021, mettendo sul piatto somme importanti, integrate dai fondi Ocm per la promozione nei Paesi Terzi. Ammonta a 59 milioni di euro il totale del valore dei progetti di promozione ammessi a finanziamento dal bando nazionale, con 29,8 milioni di co-finanziamento pubblico di cui 23,8 erogati con le risorse di quest’anno, ed i restanti che saranno erogati a saldo facendo leva sui prossimi esercizi finanziari.
Questo si legge nel Decreto Direttoriale 40276 del 27 gennaio 2021 del Ministero delle Politiche Agricole, che riporta l’approvazione “provvisoria” della graduatoria dei progetti nazionali della campagna 2020/2021 della misura Promozione dell’Ocm Vino.

I progetti più importanti, per l’importo, sono quello dell’Associazione Enotria Promotion e quello dell’Associazione Be Wines, con un finanziamento pubblico di 3 milioni di euro su 6 complessivi, seguito da quello della Ati dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi (che riunisce 19 delle più importanti cantine d’Italia, Alois Lageder, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Antinori, Argiolas, Col d’Orcia, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido e Umani Ronchi), con un finanziamento di 2,9 milioni di euro su 5,9 di progetto, e da Do. Promotion Società Cooperativa, che spunta 2,8 milioni di euro di finanziamento su un progetto da 5,8 milioni di euro. Importanti anche il finanziamento di 2,9 milioni di euro (su 5,2 di progetto complessivo per l’Ati) del Consorzio Tuscany, così come quello da 2,6 milioni di euro su 5,2 totali per i progetti di Associazione Avimo e Associazione Amaranth. Ancora, spiccano i progetti dell’Ati guidata da Santa Margherita, 2,4 milioni di euro di cofinanziamento su 4,8 di investimento totale, quello dall’Ati guidata da Casa Vinicola Zonin, 1,9 milioni di euro di fondi pubblici su 3,9 di progetto, quello dell’Ati di Castello del Poggio, progetto da 2,9 milioni di euro supportato da 1,4 milioni di euro di cofinanziamento, e ancora, quello dell’Ati di Bertani Domains da 1,3 milioni di euro di finanziamento su 2,6 di progetto, e ancora quello dell’Ati guidata da Allegrini, con 1,2 milioni di euro di finanziamento su 2,4 di progetto. Chiudono, in termini di valore, i progetti del Consorzio Magellano, per un totale di 2,2 milioni di euro finanziati per 1,1, e quello di Federdoc, progetto da 589.901 euro, finanziato per 312.057 euro.
Da notare, come spesso è accaduto in questi anni, che se di buona parte dei soggetti beneficiare si leggono nomi e cognomi, soprattutto quando si parla di imprese di primo piano del vino italiano, di altre realtà non è semplice reperire informazioni in rete, con il “principio di trasparenza” che non è espresso al massimo. In ogni caso, si tratta di risorse importanti, quelle per la promozione, sui cui il settore potrà contare anche in futuro, seppur in misura leggermente minore. Perchè, come riportato da Federvini, con il decreto 30803 del 22 gennaio 2021, il Ministero delle Politiche Agricole ha rettificato il plafond delle risorse per il Piano Nazionale di Sostegno (Pns) al Vino, recependo la programmazione finanziaria della Pac 2021-2027. Per l’Italia, ogni anno, ci saranno nel complesso 323 milioni di euro a disposizione, sui 336 del ciclo 2014-2020. In particolare, le risorse per la promozione nei paesi terzi scendono a 98 milioni di euro (sui 101 dell’esercizio precedente), quelli per la ristrutturazione dei vigneti scendono da 150 a 144 milioni di euro, quelli per la misura investimenti, da 60 a 57,6, quelli per la vendemmia verde, da 5 a 4,8 milioni di euro, e quelli per la distillazione di sottoprodotti, da 20 a 19,2 milioni di euro.

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