I grandi territori del vino continuano ad investire nello strumento del “Pegno Rotativo”, che consente alle cantine di trasformare il vino in giacenza in liquidità economica. Come ha fatto il Consorzio dei Vini Bolgheri (a tutela delle denominazioni Bolgheri e Bolgheri Sassicaia) guidato da Albiera Antinori, che ha sottoscritto un accordo con Crédit Agricole, che consentirà alle cantine del territorio di attivare il pegno. L’accordo prevede la possibilità di concedere un credito in base ai valori di mercato del vino Dop e Igp in giacenza, previa certificazione di sussistenza: nello specifico, la facilitazione consiste in un’apertura di credito, utilizzabile in una o più soluzioni, a fronte della contestuale costituzione in pegno delle previste tipologie di prodotti Dop e Igp.
L’intesa raggiunta oggi si affianca a quella che Crédit Agricole Italia aveva già sottoscritto nel novembre 2020, con Federdoc e Valoritalia, e ciò è stato reso possibile anche grazie al lavoro svolto insieme al Comitato Territoriale Toscana, nato nel 2019 per supportare la banca nell’individuazione di interventi e progetti orientati a sostenere e favorire la crescita e lo sviluppo sostenibile del Territorio.
“Come Crédit Agricole abbiamo già erogato i fondi per la prima operazione sul pegno rotativo in Toscana e siamo particolarmente orgogliosi di questo accordo con il Consorzio dei Vini Bolgheri, perché testimonia la volontà di Crédit Agricole Italia di agire come partner di riferimento per le aziende del settore vitivinicolo e conferma la sua capacità di offrire soluzioni competitive e innovative” dichiaresponsabile della Direzione Regionale Toscana, Massimo Cerbai.
“È un grande piacere per il nostro Consorzio essere i primi in Italia a poter proporre insieme a Crédit Agricole Italia alle aziende di Bolgheri una soluzione innovativa, che ha ancora maggior utilità in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui sicuramente c’è bisogno di energie positive. La novità sta nella valorizzazione dei nostri vini Dop a livello di prodotto non sfuso, ma già imbottigliato ed eventualmente già certificato, attraverso uno studio sartoriale del posizionamento dei nostri vini e del brand Bolgheri. Il grosso valore aggiunto si concretizza spesso sul prodotto finito e di conseguenza questo è un ottimo sistema per garantire ai nostri Soci il meglio. Con questa misura speriamo anzitutto di dare un supporto pratico e concreto alle aziende da un lato, rafforzando ulteriormente l’immagine e il valore della denominazione dall’altro” ha dichiarato Albiera Antinori, presidente del Consorzio dei Vini Bolgheri.
“Siamo convinti che questo accordo possa favorire il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese del settore, supportandole nella realizzazione di progetti di sviluppo commerciale e tecnologico. In particolare crediamo che il pegno rotativo possa indubbiamente contribuire ad una migliore gestione finanziaria” ha concluso Stefano Berni, coordinatore Agro Banca d’impresa di Crédit Agricole Italia.
Uno strumento, quello del “Pegno Rotativo”, che sta prendendo piede anche grazie agli accordi tra Consorzi del vino ed istituti di credito, come raccontano, per esempio, quelli di Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, con Monte dei Paschi, e di Barolo e Barbaresco, con Intesa San Paolo.
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