Un classico nel classico: la “Wine Stage” del Giro d’Italia è ormai un appuntamento fisso, da qualche anno. E nel Giro 2021, il n. 104, si chiamerà “Brunello di Montalcino Wine Stage”, con la “Corsa Rosa” più amata del ciclismo (che partirà da Torino l’8 maggio, per concludersi a Milano il 30 maggio) che arriverà nello spettacolo delle strade bianche che trapuntano il territorio e circondano i vigneti di uno dei vini rossi più importanti del mondo, come anticipato da WineNews. Sarà la tappa n. 11, di scena il 19 maggio, che promette spettacolo: partenza da Perugia, per 163 chilometri con arrivo a Montalcino, dopo 35 chilometri finali nelle strade bianche che in più di un’occasione hanno regalato agli appassionati di ciclismo e non solo emozioni e immagini indimenticabili.
Un ritorno, quello del Giro d’Italia a Montalcino, che riporta le lancette del tempo indietro di undici anni. E precisamente all’edizione n. 93 del Giro d’Italia quando dopo 220 km tra strade bianche “inzuppate” e maglie ricoperte di fango, la faccia con i segni della fatica di Cadel Evans, all’epoca campione del mondo, splendido vincitore con le braccia al cielo al traguardo, fece capire al mondo l’impresa ottenuta. Evans ingaggiò una sfida mozzafiato con un altro big del ciclismo, Damiano Cunego, e Vinokourov strappò la maglia rosa allo “Squalo” Vincenzo Nibali. Emozioni ancora oggi indelebili e che fecero il giro del mondo “consacrando”, forse definitivamente, il legame tra lo sport nobile per eccellenza, il ciclismo, e i grandi terroir del vino. Senza dimenticare il 1987, quando primo al traguardo fu Moreno Argentin. Due leggende del ciclismo, entrambi Campioni del Mondo.
“Dopo 11 anni il rosa del Giro torna a sposarsi con il rosso dei vini di Montalcino - commenta il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci - la nostra scelta è stata sin da subito quella di esserci, non solo per il valore dell’evento, ma anche perché da sempre il Consorzio del vino Brunello di Montalcino e le sue aziende rappresentano un unicum con il loro territorio. Grazie al vino, Montalcino è oggi un brand globale e la sua economia si basa su un moderno modello di comunità agricola in grado di generare occupazione, valore aggiunto e turismo di fascia alta proveniente da tutto il mondo. Il ciclismo è uno sport che richiede passione e abnegazione ma che è capace di dare grandi soddisfazioni, le stesse di un Brunello dopo anni di lavoro in vigna da parte dei nostri produttori”.
“Per tutti noi aver riportato la corsa rosa a Montalcino, in un anno così difficile, è motivo di orgoglio e vuole essere il segnale che guardare con ottimismo e fiducia ad una ripartenza del nostro territorio, è possibile - spiega il Sindaco di Montalcino, Silvio Franceschelli - l’Amministrazione comunale ha fatto un grande investimento in termini infrastrutturali e di coordinamento. Adesso l’altro obiettivo, insieme al Comune di Siena, sarà quello, compatibilmente con la situazione emergenziale, di promuovere questo grande evento per creare un’occasione di visibilità, una prima inversione di tendenza rispetto alla crisi diffusa che ha colpito anche il nostro tessuto economico e commerciale e tornare a muovere, anche se in modo limitato, un primo turismo di prossimità italiano ed europeo. Lo faremo con tutti i protocolli di sicurezza previsti e nel pieno rispetto delle normative anti contagio. Ci auguriamo che il Giro d’Italia, a maggio, possa essere l’occasione per segnare un nuovo inizio. Ringrazio il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che fin da subito ha creduto e condiviso questo progetto di promozione per tutto il nostro territorio”. Appuntamento a maggio, nel pieno di una primavera che si spera possa essere quella della ripartenza e della rinascita, messaggi che la “Corsa Rosa” nella sua ultracentenaria storia si è spesso portata sulle spalle, regalando entusiasmo e bellezza in mondovisione. E sul traguardo si brinderà con il Brunello di Montalcino, dopo che la carovana rosa avrà attraversato i vigneti ed i famosi sterrati simbolo della campagna toscana e de “L’Eroica” , una delle corse simbolo e più amate del ciclismo italiano e mondiale. Con un Giro d’Italia che è diventato vetrina delle belle campagne plasmate dall’uomo e dei grandi territori del vino d’Italia, come raccontano, tra le altre, le tappe, negli anni, tra Barolo e Barbaresco, nelle Langhe, e ancora in Chianti Classico, o a Montefalco, terra del Sagrantino, e poi in Franciacorta, passando per la Romagna del Sangiovese o per Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Unesco.E il giorno dopo la “Brunello di Montalcino Wine Stage”, il Giro ripartirà da Siena, per arrivare a Bagno di Romagna, grazie ad un lavoro in sinergia tra la città del Brunello e quella del celeberrimo Palio.
“Abbiamo giocato di squadra - ha detto Alberto Tirelli, AssessoTurismo del Comune di Siena - altrimenti una manifestazione importante come questa non saremmo riusciti ad intercettarla. Sarà sicuramente un palcoscenico nazionale sul quale ci andremo a proporre come territorio. Orgoglioso come Comune di poter accogliere una tappa del Giro, evento a cui l’italiano è particolarmente affezionato. Se pensiamo al turismo di prossimità che riteniamo di poter andare ad intercettare nei prossimi mesi, è sicuramente un buon investimento”.
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