Sei bottiglie di Dom Pérignon Rosé (una 1966, due 1986 e tre 1996, base d’asta 35.000 euro), due bottiglie di Romanée-Conti Grand Cru, Domaine de la Romanée-Conti (una 1994 e una 1997, base d’asta 16.000 euro), undici bottiglie di Barbaresco Santo Stefano di Neive Etichetta Bianca 1970 di Bruno Giacosa (base d’asta 3.200 euro), cinque bottiglie di Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno (1990, 1993, 1995, 1996 e 1997, base d’asta 2.800 euro), tre bottiglie di Masseto 2015 (base d’asta 1.600 euro), 6 bottiglie di Brunello di Montalcino 1987 di Case Basse Gianfranco Soldera (base d’asta 1.400 euro) e otto bottiglie di Sassicaia di Tenuta San Guido (1999, 2000, 2004, 2005, 2006, 2010, 2012 e 2014, base d’asta 1.000 euro): ecco le bottiglie più interessanti sotto il martello di Bolaffi, di scena - online - il 16 marzo, con 236 lotti di fine wine e spirits da ogni angolo del mondo.
Da segnalare, tra le griffe del Belpaese enoico in asta, anche le tre bottiglie di Barbaresco Crichet Pajé di Roagna (due 2000 e una 2001), la 5 litri di Tignanello 1979 di Antinori, le otto bottiglie di Barolo Cascina Francia di Giacomo Conterno (1985, 1990, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999 e 2000), le sei bottiglie di Barolo Annata 1983 di Giuseppe Rinaldi, ma anche la doppia magnum di Le Pergole Torte 2015 di Montevertine, le cinque bottiglie di Brunello di Montalcino di Biondi Santi - Tenuta Il Greppo (una 1980, due Riserva 1982 e due 1983), una doppia magnum di Ornellaia 2013 di Tenuta dell’Ornellaia e, tra le altre, cinque bottiglie di Barbaresco 1967 di Gaja.
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